Dopo l’ospedale, tocca alla scuola.

Istituita a Mirto una sezione distaccata del liceo scientifico di Cariati
La sindaca Filomena Greco: «Non sono state valutate le conseguenze nel medio e lungo termine di questa scelta. Non permetterò che Cariati venga ulteriormente impoverita.»

«Ho appreso solo dai giornali che verrà aperta una sezione distaccata del liceo scientifico di Cariati a Mirto. Tutto è stato fatto sottovoce. Il che mi dà molto da pensare: anche perché non è stata fatta alcuna seria valutazione sulle conseguenze sociali ed economiche, ma neppure sugli effetti che si avranno sull’occupazione e sulla resistenza del liceo scientifico nella composizione attuale». Così la sindaca del centro situato nel Basso Jonio Cosentino, Filomena Greco, fa sapere di essere decisa a difendere la città che rappresenta. «Inoltre, a pagarne le conseguenze, col tempo, potrebbero essere pure gli studenti e le famiglie dei paesi vicini a Cariati».

PERDITA DI SERVIZI. Impossibile non fare ritorno con la mente a quanto successe anni fa con l’ospedale: si iniziò con il trasferimento di un solo reparto, e alla fine venne smantellata l’intera struttura. «I disagi che decisioni prese dall’alto hanno causato a questo territorio sono incommensurabili. Lasciare i cittadini senza servizi essenziali, come sono quelli della salute e dell’istruzione, è imperdonabile. E io farò di tutto per fare in modo che si cambi la tendenza e che si fermi il progressivo impoverimento di questo territorio».

NON TUTTI SONO D’ACCORDO. A quanto pare, i primi a non essere del tutto d’accordo con la decisione di aprire una sezione a Crosia sarebbero gli stessi insegnanti. Sembrerebbe, infatti, che quando circa due mesi fa (decisione presa velocemente!) sono stati chiamati a votare a favore o contro l’apertura a Crosia, i docenti degli istituti professionali si siano detti favorevoli, mentre quelli del liceo contrari. Questi ultimi, probabilmente, avranno pensato a salvaguardare l’unitarietà formativa dell’istituto e a scongiurare i rischi che deriverebbero dalla frammentazione.

«Il continuo calo demografico di questo territorio – fa notare Greco – rende sempre meno facile il mantenimento dei corsi esistenti. Ed è per questo che non si capisce perché invece di sponsorizzare anche a Mirto Crosia e nei paesi vicini l’iscrizione di giovani al glorioso liceo scientifico “Stefano Patrizi” di Cariati, che ha sempre visto negli anni passati la presenza numerosa di ragazzi di Crosia, Caloveto, Cropalati, Campana, si sia deciso di impoverire, con l’avallo anche dei professori di Cariati, il già esiguo numero di studenti a vantaggio di una sezione distaccata. Non sarebbe stato meglio dare a Mirto un’offerta scolastica diversa, puntando magari su un altro tipo di istituto? Comunque, io andrò avanti, coerentemente con quanto fatto finora dalla mia amministrazione che si è sempre spesa per ideare e attuare politiche che favoriscono i giovani e che ambiscono a creare le giuste condizioni perché non siano costretti ad andare via».

DECISIONI PRESE NEL SILENZIO TOTALE. «La cosa che più mi lascia perplessa – si sfoga infine il Primo Cittadino – è che, anche se non obbligatorio, a nessuno sia venuto in mente di consultarmi, di rendermi partecipe dei provvedimenti che si stavano prendendo. Mi chiedo perché sia stata avvertita la necessità di fare tutto nel più completo silenzio. Ma non perdo la fiducia. Sono certa che qualcuno, tra le persone che dovrebbero, saprà dare risposte alle mie domande».

«Ad ogni modo – conclude la Sindaca – nei prossimi giorni chiederò una riunione con il dirigente e tutti i professori. Voglio capire meglio cosa sta succedendo, prima di decidere il da farsi».

 

Ufficio Stampa – Comune di Cariati

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