L’ex Presidente dell’INPS Pasquale Tridico presenta a Diamante il suo ultimo libro

Nella piacevolissima ed amena “location” della “Città dei Murales”, Diamante (CS); difronte ad uno dei tramonti che solo sulla Riviera dei Cedri si possono osservare, con un sole rosso e “cotto” al punto giusto da essere “ingoiato” dall’orizzonte color cobalto del mare Tirreno, il Professore Pasquale Tridico, già Presidente del colosso INPS, (da pochi giorni sostituito, dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti del DPCM di nomina – firmato il 15 giugno 2023 dal Presidente del Consiglio dei Ministri – dalla dottoressa Micaela Gelera,  prima donna a guidare l’Ente previdenziale più grande d’Europa, insediatasi in qualità di Commissario straordinario dell’INPS), ha presentato, per la prima volta in Calabria, il suo ultimo lavoro editoriale realizzato insieme ad Enrico Marro, una delle firme di riferimento sui temi economici del “Corriere della Sera”, dal titolo “Il lavoro di oggi la pensione di domani -Perché il futuro del Paese passa dall’INPS”.

Padrone di casa (presso il Museo D.A.C. di Diamante) è stato il sindaco della ridente città sul Tirreno, ai piedi del torrione dei Sanseverino, il senatore Ernesto Magorno, che ha accolto Pasquale Tridico il quale ha dialogato con Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, anch’egli presente all’evento e da sempre molto vicino al presidente Tridico!

Il tutto, moderato dalla bravura di un’altra firma del “CorSera”, il calabrese di Cosenza, Tommaso Labate!

La discussione sviluppatasi nella speciale serata diamantese, con un auditorio stracolmo, (possiamo dire che mai come in questo caso “…galeotto fu il libro…”!) ha riguardato, in un “timing” perfetto con l’operato del governo Meloni, l’assistenza, la burocrazia, la cittadinanza, la demografia, i dritti sociali, la disoccupazione, la donna e l’economia.

“La riforma del sistema pensionistico –ha spiegato Pasquale Tridico- dovrà affrontare il problema strutturale rappresentato dalla differenziazione delle età di pensionamento, in base al lavoro che si svolge perché, come confermato dai dati, i poveri muoiono prima dei ricchi! Ogni intervento sulle pensioni deve essere pensato nei suoi effetti dilungo tempo, pena i danni del passato sui conti pubblici e le sperequazioni tra le categorie”.

Nel suo libro, Tridico scrive:

“…mentre chi ha cominciato a lavorare prima del 1996 (con sistema di calcolo del trattamento retributivo-contributivo) ha diritto ad una integrazione dell’assegno, fino al raggiungimento della pensione minima (572 euro al mese nell’anno in corso), chi sta interamente nel contributivo riceverà soltanto l’importo maturato sulla base dei versamenti fatti durante l’intera vita lavorativa. Dopo il 1995 –prosegue sottolineandolo nel suo libro, Pasquale Tridico- se uno ha fatto molto precariato ed ha ricevuto retribuzioni basse, rischia di avere una pensione da fame! Ma in una società solidale come la nostra, non possiamo permetterci di avere individui con pensioni al di sotto della soglia di sopravvivenza”

Un libro che spiega, in modo esaustivo, come sono nati il decreto Dignità ed il Reddito di Cittadinanza e perché il futuro deve passare, necessariamente da un nuovo Stato Sociale.

Il libro, come si legge nella prefazione del volume di Pasquale Tridico, “É un viaggio tra il passato, presente e futuro dell’economia del Paese che riguarda ogni cittadino”.

Antonio Loiacono

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