
All’improvviso in una notte si è passati dal sole al vento che soffia forte.
In un battibaleno tutto cambia. Il paesaggio ha lasciato il campo ad altri colori, profumi e sfumature.
Cariati è un po’ così in questa stagione che bussa alle porte dell’estate, quando tutto sarà pronto ad offrire un altro spettacolo e indosserà il vestito a festa.
A me piace da morire lo stesso. Forse ancora di più dei classici momenti canonici di un luogo di vacanza estiva.
Il paesaggio si fa più cupo e da casa si sente impietoso il rumore del mare: forte, minaccioso e tempestoso.
Sfidando il vento sono arrivato in riva al mare. Non mi stancherei mai di scrutare le onde che si abbattono schiumose sulla spiaggia, senza dare tregua e sbriciolando ciò che trovano lungo la corsa.
L’acqua non trova nessuna barriera e scava a fondo, portando via sabbia e ogni cosa che incontra.
La casa è calda ed accogliente e mi permette di scrivere e pensare.
Tutto aiuta. Non si sente voce. Il silenzio avvolge il tempo grigio e minaccioso di pioggia, che presto verrà giù inesorabile rendendo meno arsa una campagna bisognosa.
Uno spettacolo bello della natura incontaminata che lascia esterrefatti e senza parole.
La vita è cortissima e il piacere non si potrà lasciarlo perdere, perché è tutto quello che in fondo possediamo.
Nicola Campoli
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