AMEDEO FUSCO HA PRESENTATO IL SUO LIBRO “FRIDA KHALO”

di Marco Toccafondi Barni


C’era il pubblico delle grandi occasioni lunedì sera alla sede della Lega Navale, nonostante la concomitanza di altri eventi.

Tutto pur di ascoltare Amedeo Fusco, attore e scrittore originario di Scala Coeli e forse anche uno dei più grandi esperti, almeno nell’ ultimo quarto di secolo, della pittrice messicana Frida Kahlo.

“Sono veramente onorato di essere qui stasera – ha esordito Fusco – che ha ricordato sia le sue iniziative e gli spettacoli dedicati all’ artista sia come è cominciato tutto, cioè questa grande passione per un’ artista a lungo poco conosciuta in Italia: Frida.

Spronato dalle incalzanti domande di Nicola Sero e Daniela Mancini, Fusco ha ricordato che tutto iniziò a Roma, quando lui era il responsabile del teatro sperimentale alla Sapienza: una studentessa di Ascoli Piceno portò una bellissima frase proprio di Frida e da allora iniziai a interessarmi dei lei, era il 1997.

Di strada ne è passata sotto i ponti, oltre 25 anni, fino a scrivere quello che lo stesso Sero ha definito “Un capolavoro, che meriterebbe di stare nella bilioteca della Casa Azul di città del Messico, museo dedicato alla pittrice, che oggi è il più visitato al mondo, persino più di Picasso.

E qui arriva la chicca della serata, un’ anticipazione clamorosa: il libro dovrebbe infatti essere presentato proprio alla Casa Azul, nella capitale messicana, su invito della direttrice. “Sono ovviamente orgoglioso di questa proposta – ha detto Fusco – ma è normale che per fare bene certe cose ci vuole tempo, quindi non credo sia un evento che si realizzerà prima della primavera”. Lo stesso autore ammette un’ astuzia: aver scritto un libro bilingue (italiano e spagnolo) per avere una maggiore visibilità.

La serata si è chiusa su note biografiche gustose, quelle di Frida, certamente e del tormentato amore (per usare un eufemismo) col marito Diego, ma anche delle esistenze dell’ autore e di alcuni presenti, che hanno ricordato eventi di un tempo che fu e di una Calabria che adesso inevitabilmente non c’è più, recitando poesie e raccontando aneddoti della loro terra e dei loro paesi.

Per chi si fosse perso la godibile serata nessun problema, perché è prevista una replica in questa ricca estate cariatese: il 18 agosto a Cariati centro.

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