AMBIENTE,MENIN IGNORA NOSTRO IMPEGNO

MANDATORICCIO (Cs), Mercoledì 2 Febbraio 2012 – Danni al lungomare a causa del recente maltempo e delle mareggiate in corso, Fabio MENIN (WWF) non conosce la storia degli ultimi due anni e mezzo di attività amministrativa di Mandatoriccio. Non accettiamo dunque generalizzazioni campate in aria. Sin dal suo insediamento, infatti, l’Esecutivo DONNICI resta impegnato nella lotta all’abusivismo edilizio, con azioni e risultati mai registrati prima, così come nella promozione della differenziata e nella sensibilizzazione alla tutela ambientale a 360 gradi. È quanto sottolinea Filippo MAZZA, assessore comunale con delega ai lavori pubblici, all’urbanistica e all’ambiente, replicando e chiarendo rispetto alle affermazioni attribuite, stamani sulla stampa, al responsabile locale del WWF. Pur condividendo in gran parte – dichiara MAZZA – la denuncia che MENIN, socio del WWF “Sila Greca”, muove al territorio e alle comunità del basso jonio cosentino, non possiamo che esigere alcune puntualizzazioni, quanto meno circa l’impegno che questa amministrazione, insediatasi da poco più di due anni e mezzo, sta portando avanti per quel che riguarda, in concreto, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. No dunque a generalizzazioni che producono solo confusione sul passato, sul presente e sul futuro. Sul recente crollo del lungomare, nessuna responsabilità, sia chiaro, è addebitabile all’esecutivo DONNICI. Noi siamo su tutt’altra direzione di marcia. Quella del risanamento e del ristabilimento delle regole, su tutti i fronti. E si vede! – Dal blocco – continua MAZZA – di tre lottizzazioni per la mancata realizzazione dei necessari e regolari sottoservizi all’eliminazione dei villaggi dal piano casa, dalla sinergia con gli altri comuni per il Piano Strutturale Associato (PSC) volto a favorire uno sviluppo urbanistico all’impegno a capire ed a confrontarci senza accondiscende scontate sulla discarica di Scala Coeli, dalla lotta all’abusivismo edilizio, con il nuovo tracciato del demanio al censimento fino al successivo piano di interventi per la rimozione dell’eternit. Sono, questi, soltanto degli esempi – conclude l’assessore all’ambiente – di un metodo, di una cultura di governo, di quanto già fatto e di quanto ancora questa Giunta ha intenzione di fare, nella costruzione dal basso di uno sviluppo sostenibile diverso da quello ereditato.

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