alla lettera di Domenico marino, arriva la replica da parte di fabio pugliese

Gent.mo. Direttore di Cariatinet L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” da quando è nata segue sempre un metodo ben preciso quando affronta problemi complessi ed importanti quali sono quelli relativi alla strada Statale 106 in Calabria: approfondiamo ogni aspetto, studiamo ogni documento utile e, quindi, cerchiamo di capire ogni elemento del problema e poi, infine, tiriamo le conclusioni che riteniamo più giuste. Nel merito della replica apparsa sul Vostro sito web a firma di Marino Domenico in qualità di presidente dell’Associazione intendo ribadire alcune questioni anche per permettere ai tanti visitatori del sito di poter riflettere attentamente ed in modo serio sulla vicenda in questione. Innanzitutto precisando che ognuno è libero di avere i proprio punti di vista che personalmente rispetto ma quando più di un esperto (nella nostra Associazione tra periti, ingegneri dei trasporti, ecc. ne abbiamo a iosa), sostiene che la messa in sicurezza della S.S.106 avrebbe certamente evitato i disagi causati dall’incidente avvenuto all’autoarticolato qualche giorno fa mi riesce difficile credere al contrario, ovvero a quanto sostenuto da Marino che peraltro non fornisce alcun supporto tecnico idoneo affinché le sue esternazioni possano essere quanto meno degne di una qualche considerazione. Così come ritengo importante che ognuno sia libero di avere delle “impressioni” (aggiungo: giuste o sbagliate), che personalmente rispetto, ma quanto sostenuto da Marino circa il presunto innumerevole gruppo di iscritti che avrebbe condiviso “l’orrore” per questi lavori debbo precisare che non sono oltre i dieci elementi a non aver capito nulla di questi lavori di Messa in Sicurezza in un gruppo che per inciso conta oltre 22.000 iscritti moltissimi dei quali, invece, preferendo non aderire a polemiche fuorvianti e sterili ha semplicemente manifestato il suo apprezzamento con decine e decine di “mi piace” ai lavori di Messa in Sicurezza nel basso jonio cosentino. Intendo ribadire, con la viva speranza di poter essere contraddetto, quanto già affermato fino ad ora: ovvero che i lavori di Messa in Sicurezza della S.S.106 nel basso jonio sono perfettamente a norma e che non creano nessun pericolo nella misura in cui quanti percorrono la strada in quei tratti non superino il limite di velocità e, quindi, la legge decidendo semplicemente di assumere una velocità non superiore al limite di 60 chilometri orari. Non entro nel merito delle questioni tecniche relative alla strada per non tediare i lettori ma posso certamente ribadire anche in questa sede che distanze, delimitazioni, ecc. indicate da Marino sono completamente inesatte ed, aggiungo, scrivo solo ora dopo aver avuto chiarimenti da tecnici qualificatissimi che mi hanno spiegato perfettamente quanto tali indicazioni fornite siano assolutamente imprecise ed obsolete. Mi preme, inoltre, sottolineare due aspetti: Anche io credo, alla pari di Marino, che probabilmente nei tratti dove sono stati eseguiti i lavori avremo in futuro più sinistri. Ciò, tuttavia, accadrà semplicemente perché evidentemente per molti è difficile cambiare abitudine e, quindi, è complicato percorrere a 60,70,80 chilometri orari dove si è sempre, erroneamente, percorso a velocità ben più superiori; Fino a quando non sarà compreso da molti che la S.S.106 è la strada più pericolosa d’Italia e metterla in sicurezza significa adottare sistemi che evitano sinistri ma “rallentano” la percorribilità della strada e, quindi, fino a quando non sarà chiaro che la velocità di percorrenza della “strada della morte” sarà in futuro destinata a diminuire sempre di più non sarà forse chiaro a tutti quanto già da tempo la Nostra Associazione afferma: serve al più presto avviare una Conferenza dei Servizi per Ammodernare la S.S.106 quanto meno fino a Crotone. In ultimo, sul Ponte Molinello, intendo ribadire anche in questa sede l’invito che Le ho rivolto durante l’intervista: ci vedremo a Cariati per l’avvio dei lavori sul ponte e poi per l’inaugurazione a lavori ultimati atteso che la Nostra Associazione rivendica ad oggi un impegno che ci ha visto, ci vede e, purtroppo, probabilmente ci vedrà gli unici ed i soli ad essere interessati non solo alla risoluzione del problema (che c’è ed è evidente), ma anche alla risoluzione immediata del problema. Cordialmente Fabio Pugliese Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

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