Fatti, opinioni e panzane

Ci sono persone che con i fatti hanno un rapporto difficile: ai fatti preferiscono le proprie convinzioni, che purtroppo molto spesso si basano sul pregiudizio; e il pregiudizio, se mi è consentito citare un mio aforisma, è la base culturale degli imbecilli.

La cosa non avrebbe molta importanza se chi si avvale di una siffatta base culturale fosse il tipico pontificatore da bar dello sport, che esiste da sempre e sempre esisterà: Cesare Pascarella ne racconta uno adorabile nel suo capolavoro “La scoperta de l’America”, una raccolta di sonetti in romanesco in cui un orecchiatore di notizie racconta a modo suo la storia di Cristoforo Colombo a una combriccola di beoni. Il narratore in questione non pontifica da un bar dello sport ma da un’osteria ma il succo è lo stesso.

Diverso è il discorso se a sparare panzane non è un qualunque Romoletto de Trastevere ma un personaggio che, per un motivo o per l’altro, influisce sulla vita della gente, che sia un politico, un opinionista o un giornalista.

I giornalisti, in particolare, avrebbero il dovere del vaglio delle fonti, soprattutto quando le fonti non sono altro che le proprie convinzioni. Nel mio piccolo, anzi: nel mio microscopico, se pubblico una notizia mi prendo la briga di verificare da dove viene e la sua attendibilità; ovviamente capita anche a me di sbagliare (vedi i miei primi due articoli sul coronavirus): ma quando mi capita mi affretto, poi, a rettificare e se necessario a fare ammenda.

Come ha potuto Bruno Vespa, che è giornalista fin dallo stato fetale, lanciare un’accusa di inerzia sulla pandemia in corso, tanto velenosa quanto ingiustificata, contro Medici Senza Frontiere, insinuando che questa benemerita associazione si dia da fare solo quando le conviene e per godere le luci della ribalta? Sarebbe bastato, prima, dare un’occhiata al sito di MSF, o leggere qualche flash di agenzia. E se leggere fosse troppo faticoso, cercare qualche immagine recente, sempre su Google. Sbugiardato da MSF, che da subito si è attivata in Italia e in Europa per la lotta contro il coronavirus,Vespa si è ben guardato dall’ammettere, se non la malevolenza, almeno l’errore: ha fatto finta di nulla.

Poi c’è il noto tuttologo Vittorio Sgarbi. Ho avuto una discussione con una signora, che lo vorrebbe radiato a vita da ogni trasmissione di ogni ordine e grado, mentre io asserivo che se parlasse di ciò che sa e capisce (arte e storia dell’arte), e tacesse sul resto, ascoltarlo sarebbe una goduria. Purtroppo Vittorio Sgarbi si arroga il diritto di emettere giudizi e valutazioni su ogni e qualsiasi cosa, e per di più col noto stile da mercato del pesce che lo contraddistingue. Per giunta le emittenti televisive se lo contendono e Massimo Giletti, grazie ai suoi sproloqui, salva l’Auditel della sua emittente.

Non bisogna poi dimenticare l’algida Barbara Palombelli, secondo la quale la diffusione del covid19 al Nord sì e al Sud no va attribuita al fatto che al Nord si lavora sodo. Da una simile correlazione di causa ed effetto, discende chiaro che al sud, secondo l’acuta opinionista, la gente si gratta gli zebedei dal mattino alla sera. Chissà perché, la Signora Palombelli ha reagito con stizza quando la gente del Sud si è mostrata irritata da una simile valutazione.

Anche nel campo della politica gli esempi di portatori insani di panzane non mancano: uno è il povero Davide Barillari, teorizzatore di scie chimiche e complottismi vari, la cui ultima trovata (un sito falso sulla salute nella regione Lazio che ai distratti pare invece autentico) ha fatto perdere le staffe perfino ai vertici del suo partito avendo  il Barillari superato, quanto ad amore per le panzane, perfino il pur generoso limite fissato da Beppe Grillo e Davide Casaleggio.

E poi ci sono i più o meno noti esponenti del governo. Uno non fa in tempo a rallegrarsi per la sparizione di Rocco Casalino, che è sicuramente fra i motivi dell’aumentata popolarità del premier, che ti salta fuori Fabio Sabatini. Sapete chi è Fabio Sabatini? No, vero? Pochi lo sanno. È consulente economico del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. È pieno di titoli in campo economico, ma ci tiene a dire la sua anche in altri campi.  Così non esita ad attribuire la diffusione del coronavirus all’installazione della rete 5G: “La scienza” scrive in inglese sulla sua bacheca Facebook, “deve dimostrare e spiegare causa ed effetto. Tuttavia la scienza osserva prima le correlazioni: fenomeni che apparentemente sono associati. Applichiamo la logica della scienza. Qual era la prima città del mondo coperta in 5G? Wuhan! Qual è la prima regione 5G in Europa? L’Italia del Nord”.

Curiosa questa associazione di cause ed effetti proposta dall’insigne economista. La Spagna è, dopo l’Italia, il Paese più colpito dal Covid19, ma non mi risulta che la sua rete 5G sia così capillare. A parte questo, l’analisi di Sabatini somiglia molto a quella dei no-vax sulle responsabilità dei vaccini nell’insorgenza dell’autismo, o anche alla responsabilità che gli astrologi attribuiscono a stelle e pianeti per il carattere della gente. A questo punto, quindi,  possiamo proporre a Giuseppe Conte di assumere come consulente anche l’astrologo Paolo Fox.

Lo so, le analisi di Paolo Fox sono altrettanto scientifiche e razionali quanto quella di Sabatini. Però almeno sono divertenti.

Giuseppe Riccardo Festa

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