‘Ndrangheta, i 5 Stelle: a Crotone troppe zone d’ombra

La deputata M5S Dalila Nesci è tornata sulla vicenda della rimozione della videosorveglianza dall’abitazione crotonese del pm antimafia Pierpaolo Bruni, avvenuta su iniziativa del prefetto Maria Tirone. In un’interrogazione parlamentare, firmata anche da Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, la deputata Cinque stelle ha chiesto al ministro dell’Interno Angelino Alfano «se non ritenga di dover verificare l’opportunità della permanenza a Crotone del prefetto Tirone, alla luce della ricordata decisione assunta in ordine alla sorveglianza del pm Bruni (nella foto)». Nesci spiega: «A Crotone si stanno verificando troppe assurdità; per esempio il discusso trasferimento del capo della Mobile, Cataldo Pignataro, il cui lavoro ha garantito tanta efficienza nel contrasto della ‘ndrangheta». A riguardo, nella stessa interrogazione al ministro dell’Interno, i due parlamentari M5s hanno chiesto spiegazioni sul ventilato trasferimento di Pignataro, che «sarebbe illogico». Infine, i due parlamentari M5s hanno posto al ministro la questione della proroga per il collaboratore di giustizia Luigi Bonaventura, ex vertice dell’omonimo clan di ‘ndrangheta di Crotone. Bonaventura ha denunciato di essere stato abbandonato dallo Stato, per cui Nesci e Di Maio hanno chiesto al ministro Alfano «se non ritenga urgente assicurare al collaboratore e ai suoi familiari il giusto sostentamento e la massima sicurezza e serenità».

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