In questo periodo, un fenomeno al quanto curioso caratterizza la vita cittadina Cariatese, forse è la presa di coscienza che così non si può continuare, o è solo un modo come un altro per riempire gli inesorabili vuoti temporali, certo è, che sempre più cittadini, si interessano alla politica locale, nonostante manchi quasi un anno alle prossime amministrative, e lattuale maggioranza, se pur con qualche cenno di stanchezza, non accenna a mollare. Giovani professionisti, politici navigati, imprenditori, o anche semplici pensionati, tutti intenti a proporsi al fine di dare quel necessario contributo alla ripresa della nostra comunità e del nostro paese. Quello che tutti chiedono è il ritorno alla politica seria, quella che mette al primo posto la comunità, che tratta le piccole esigenze dei cittadini come se fossero affari importanti, quella al servizio dei cittadini. Io stesso in più occasioni ho ironizzato su quanto stava accadendo, ma non certo con intenti disfattisti ne tantomeno di irriverenza, ma per stimolare quella parte goliardica necessaria a creare quel clima di distensione che aiuta a riscoprire il senso di comunità. E inconcepibile, come ancora una volta le cosiddette opposizioni, dopo essersi contrapposte compatte allattuale maggioranza, comincino ad allontanarsi dallidea di comunità, dividendosi in gruppi e gruppetti. Certo è che, nelle scorse amministrative il non aver voluto,o potuto per aspirazioni personali, fare un percorso unitario nellinteresse della Comunità Cariatese, ha avvantaggiato gli attuali amministratori che hanno approfittato di queste divisioni. Con questo, non intendo certo la riproposizione di quella sorta di insalatona politica che in altre occasioni ha caratterizzato le varie competizioni amministrative, ma un percorso di distensione, che elimini quella sorta di scontro generazionale che caratterizza le fasi pre-elettorali, facilitando il necessario confronto fra diversi punti di veduta. Per il momento cè solo una certezza, lamministrazione in carica, ha dato ampia prova delle proprie carenze, essa è oramai logora e praticamente inesistente, sicuramente incapace di una proposta politica seria. Pertanto, mi associo allinvito a prendere in mano il timone di questa barca ormai alla deriva, rivolto dallamico Antonio Russo ai giovani che con coraggio hanno scelto di investire su Cariati, perché solo così potremo ricominciare a sentirci membri di una comunità, segnando quel cambiamento di rotta necessario, affinché si riaccenda almeno la speranza di poter rialzare la china. Rocco Agazio
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