Nonostante il tempo perso continuo a pensare, che un’attenta politica turistica, con una programmazione a medio e lungo termine, potrebbe far crescere e sviluppare l’economia locale e garantire la tenuta sociale di Cariati. Non me ne vogliono gli amministratori attuali, ma non ho visto negli ultimi anni un’azione in tale senso. Forse, a dirla tutta, non ho visto un granché. La competitività economica di un Comune, laddove ci sono tutte le premesse, passa sempre per la valorizzazione e promozione del territorio, inteso non solo in termini ambientali, ma sopratutto in termini di relazioni e identità. Pertanto, per il futuro Sindaco puntare sulle ricchezze storiche, ambientali, culturali, enogastronomiche e paesaggistiche di Cariati dovrà essere una priorità. Quindi, concentrarsi sulle “tipicità”, e Cariati ne ha tante da “vendere”, sarà la mossa vincente del prossimo Primo Cittadino. L’Unione Europea da molti anni considera il turismo la risorsa economica rilevante. A ciò rispondono i programmi europei 2014/2020 per il settore. Valorizzare il comparto rappresenterebbe per Cariati un primo significativo passo per intraprendere un progetto che garantisca la possibilità di giocare una partita importante, per il futuro della comunità e in particolare per le nuove generazioni. Quindi,il sistema turistico locale deve trovare presto una sua sintesi e la prossima Amministrazione comunale deve costruire, congiuntamente agli operatori, programmi di riqualificazione del territorio e miglioramento costante dell’accoglienza dell’area, in particolare attraverso adeguate politiche di comunicazione e marketing territoriale turistico. Allora, sulla base di esempi concreti si avvii il confronto tra tutti gli attori, e non si discuti di astratte terze vie. Nicola Campoli
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