■Antonio Loiacono
Scala Coeli, piccolo borgo del sud Italia, è stato il teatro di un momento carico di affetto e speranza lo scorso 7 agosto, quando Pasquale Tridico, neo europarlamentare del Movimento 5 Stelle, ha voluto condividere una serata speciale con i suoi concittadini. Tra gli abbracci più significativi della serata, quello tra Tridico e i suoi amici di lunga data, Amedeo Fusco e Nicola Abruzzese, è stato un gesto che ha incarnato molto più di una semplice dimostrazione di amicizia.
L’abbraccio tra Tridico, Fusco e Abruzzese è stato il simbolo di un legame profondo e sincero, unito dalla comune volontà di prendersi cura di un paese che per troppo tempo è stato dimenticato e lasciato in balia delle sue mille fratture. Scala Coeli, un borgo che porta su di sé i segni di un lungo abbandono, ha ritrovato in questo gesto l’invito a unirsi per una rinascita tanto attesa, che parte dal cuore e dall’anima di chi, come Tridico, non ha mai smesso di credere nella sua terra.
Il neo europarlamentare ha voluto regalare questa serata ai suoi conterranei come segno di riconoscenza e come promessa di impegno per il futuro. Ma il gesto affettuoso condiviso con Fusco e Abruzzese va oltre la semplice celebrazione: è un invito a tutti i cittadini di Scala Coeli a stringersi in un abbraccio simbolico, a trovare forza nell’unità per affrontare le sfide di un territorio che ha bisogno di cura e di visione.
Questo abbraccio, carico di significato, rappresenta una chiamata all’azione, un segno che una nuova era è possibile per Scala Coeli. L’affetto e il calore che hanno circondato Tridico quella sera non sono stati solo un momento di festa, ma un messaggio di speranza per una rinascita culturale e politica che possa riportare vita e dignità a un paese che ha tutte le potenzialità per risorgere.
In un paese che ha vissuto troppo a lungo nell’ombra, Pasquale Tridico, insieme ai suoi amici e ai cittadini di Scala Coeli, lancia un appello affinché l’abbraccio tra le persone diventi contagioso, innescando un processo di riscatto collettivo. Un abbraccio che, partendo da quel piccolo borgo, possa diventare simbolo di un’Italia che non si arrende, ma che con affetto e determinazione, si rialza e costruisce un futuro migliore per tutti.
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