U.O. ONCOLOGIA PAOLA, CAPUTO: È UN’ECCELLENZA DA TUTELARE

U.O. ONCOLOGIA PAOLA, CAPUTO: È UN’ECCELLENZA DA TUTELARE URGENTE PROCEDERE A STABILIZZAZIONE PROFESSIONISTI INTERESSEREMO DELLA QUESTIONE IL PRESIDENTE SCOPELLITI DICHIARAZIONE ON. GIUSEPPE CAPUTO Rossano, Giovedì 15 Luglio 2010 – «Nel paradosso di una regione in cui si spendono cifre astronomiche per sostenere l’ormai intollerabile emigrazione sanitaria verso il nord Italia, a causa dello stato diffusamente comatoso dell’offerta territoriale, sarebbe un attentato al buon senso ed alla ragionevolezza acconsentire, in silenzio e nell’inerzia più totale, al depotenziamento e dunque al blocco di fatto di una di quelle eccellenze che, invece, rappresentano uno dei pochi poli di attrazione per l’immigrazione sanitaria, dall’Italia verso la Calabria. Mi riferisco all’Unità Operativa di Oncologia Medica del Presidio Ospedaliero di PAOLA, unanimemente riconosciuto come il reparto più importante della provincia di Cosenza, accreditato con tutte le maggiori istituzioni oncologiche italiane e con migliaia di pazienti, da tutte le altre provincie e da altre regioni italiane. Nell’accogliere e fare mio l’appello lanciato in queste ore dal Direttore dell’Unità Operativa nonché Presidente della Lega Italia a contro i Tumori, Gianfranco FILPPELLI, sottolineo la necessità, improcrastinabile, di concludere l’iter concorsuale fermo e che, per responsabilità della vecchia gestione ASP, ancora non consente il via libera all’assunzione, dei 4 vincitori di un concorso espletato il 18 Gennaio scorso. E’ urgente intervenire atteso che ad ottobre prossimo è fissata la scadenza dei contratti del personale, attualmente precario e dimezzato negli ultimi mesi di gestione PETRAMALA. Si deve procedere alla stabilizzazione a tempo indeterminato dei professionisti attualmente con contratto a tempo determinato e scorrere la graduatoria per dare al reparto una assetto funzionale. L’Unità Operativa di Oncologia Medica di Paola è una autentica eccellenza, capace, a differenza dei tanti buchi neri di spesa e clientelismo, calamitare verso la nostra regione una domanda sanitaria importante, per i numeri ma anche per la drammaticità specifica del fenomeno, trattandosi della prima causa di morte in Calabria. Se si considera, poi, che dal punto di vista assistenziale, in tema di malattie tumorali, la nostra regione indietro, allora ben si comprende l’urgenza e la straordinarietà di un intervento finalizzato a garantire la perfetta funzionalità di un reparto che identifica la Calabria migliore, quello cui dovrebbe ispirarsi tutta la sanità regionale. Serve massima attenzione su questa vicenda, evitando che ai danni già procurati ai calabresi da una sanità inefficiente e da rivoluzionare, si aggiungano anche queste vere e proprie beffe. Nei prossimi giorni interesseremo più da vicino sulla questione il Presidente della 3° Commissione Sanità Nazareno SALERNO ed il Presidente Giuseppe SCOPELLITI».

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