TARES, SALASSO PER I CITTADINI

TARES, la nuova imposta comunale su rifiuti e servizi preoccupa e non poco gli amministratori del Paese dell’Elefante e della Fiera. Il Sindaco Pasquale MANFREDI si unisce alle proteste regionali e nazionali sui dubbi e la natura di questo balzello e lancia un grido d’allarme. Si tratta, dice, di un salasso, che, insieme al diabolico Patto di Stabilità, piegherà la tenuta finanziaria dei piccoli comuni decretandone la fine. Casse vuote e tagli pesanti, i comuni stentano ad andare avanti, senza poter garantire neppure l’ordinaria amministrazione. Bisogna tenere fuori, da queste dinamiche perverse, i piccoli centri come Campana, già a rischio spopolamento storico. A queste latitudini – dichiara MANFREDI – diventa sempre più difficile far quadrare i conti e garantire un bilancio accettabile. Bisogna trovare altre soluzioni. La gente non riesce ad arrivare alla fine del mese. È paradossale – continua – continuare a spremere i cittadini in una situazione che è già di emergenza e che dovrebbe indurre semmai a far ripartire, con altre misure, economia e occupazione soprattutto giovanile. Tra patto di stabilità, la cui controversa applicazione ancora non riesce a far ragionare come si deve i nostri vertici nazionali, e la tassa sui rifiuti nella nuova veste della TARES, ci vedremo di fatto costretti a chiudere ed a chiedere ad altri di governare, se capaci, i nostri territori. Si parla di Imu e Iva – precisa – ma il vero problema per noi piccoli comuni è proprio la Tares, che forse passa troppo in sordina soprattutto sui media nazionali. Non possiamo continuare a fare finta di niente: è una realtà con la quale dobbiamo fare i conti. Prima lo Stato ci taglia tutte le risorse – va avanti il Sindaco – e poi pretende che chiediamo ai cittadini altri soldi? No, così non ci stiamo. È necessario – conclude il Primo Cittadino – rinviarla o rivederla come del resto allentare il patto di stabilità, o, addirittura, tenere fuori i piccoli comuni dove realtà come le nostre vivono già la piaga dello spopolamento.

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