Ritardi nei pagamenti degli stipendi

CARIATI – Ritardi nei pagamenti degli stipendi ai dipendenti comunali: monta l’ira del capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, Mario Sero, che, impugnato il metaforico calamo, chiede lumi al sindaco Filippo Giovanni Sero. Il Sero (Mario) vuole “sapere quali iniziative politiche ed amministrative intenda adottare l’amministrazione al fine di evitare i reiterati ritardi nei pagamenti degli stipendi dei dipendenti comunali (la mensilità di marzo è stata pagata nella seconda decade del mese di aprile, con quindici giorni di ritardo), atteso che le spettanze del mese in corso, ovviamente ad oggi, sono in alto mare”. È una situazione che si trascina da mesi, e sarebbe ora – s’infervora il rappresentante del Pd – che la giunta civica “facesse rispettare tempi e termini, anche per evitare che codesti assurdi ritardi creino “disordini” alle famiglie, in particolare a quelle monoreddito che hanno scadenze ben precise da rispettare”. Ma la circostanza incresciosa sarebbe figlia di una dissennata gestione della finanza pubblica: “È ovvio – spiega sempre Mario Sero – che ricorrere alla sistematica e deprecabile anticipazione di cassa, presso la banca tesoriera, comporta certi rischi, mentre invece sarebbe opportuno porre un freno a tutte le spese inutili, voluttuarie e dannose per le casse dell’ente, e ridurre drasticamente “l’anticipazione” riportando il tutto nell’alveo della normalità”. Ma a vantare crediti ci sarebbero anche diversi fornitori che aspettano di essere liquidati da mesi: “Una situazione del genere – precisa l’esponente del Pd – unita ai debiti fuori bilancio accumulati e contratti da questo esecutivo ( 600.000,00 euro?) che non vengono portati, stranamente, al vaglio del consiglio comunale, seppur risalenti all’anno 2009, denota una situazione finanziaria d ai limiti del dissesto”. Tanto per rimanere nel campo dei quattrini pubblici, il Sero (Mario) ritiene che il bilancio di previsione, “appena approvato (con i soli voti della maggioranza) rappresenta un ulteriore artificio contabile non rispondente alla reale situazione finanziaria dell’ente”. Traduzione dal politichese: “La situazione economica del nostro comune è al collasso perché l’esecutivo sta approvando, anno dopo anno, documenti contabili non veritieri, ma “virtualmente” sani, al solo scopo di gettare fumo negli occhi della gente”. L’invito: “Abbiate estremo rigore e trasparenza nel controllo delle entrate e, soprattutto, delle spese “folli”: voi non sarete sempre sul podio e, dopo di voi, la prossima amministrazione non può ereditare, oltre al resto, anche i disastri di una contabilità briosa e spensierata che ha riempito le tasche di pochi e svuotato quelle di molti”.

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