Referendum: vincerà il “Sì” grazie alla rabbia e all’ignoranza

Non ve la prendete.

Dico a voi, che voterete “sì” all’imminente referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari: attribuendo la vostra vittoria alla rabbia e all’ignoranza di cui siete portatori non ho intenzione di offendervi, e men che meno di insultarvi: si tratta di un incontestabile dato di fatto.

La rabbia è evidente: vi hanno convinto che i politici sono tutti corrotti, egoisti, meschini, avidi, ignoranti, incompetenti, interessati solo a conservare la propria poltrona e i propri privilegi.

E chi lo ha fatto, guarda caso, in effetti sta paradossalmente dando corpo a questa convinzione: dapprima selezionando i propri eletti fra gente priva di ogni cultura, competenza ed esperienza, poi riempiendo gli enti pubblici e i ministeri che occupa con amici, parenti e sodali. Ogni riferimento al Movimento 5 Stelle e a Luigi Di Maio è tutt’altro che casuale.

Ma non tutti i politici sono come i grillini in generale e Luigi di Maio in particolare; Luigi Di Maio la cui bronzea fisionomia, in questa stagione, rispecchia in modo paradigmatico la contraddizione di cui il medesimo è portatore.

In ogni caso, anche ammettendo che così fosse, non è che riducendo il numero dei corrotti, egoisti, meschini e avidi parlamentari il parlamento diventerebbe un consesso di santi: sarebbero comunque corrotti, egoisti, meschini e avidi, ma solo in numero inferiore.

Vi hanno anche convinto che riducendo il numero dei parlamentari si risparmierebbero miliardi, ma in realtà il risparmio effettivo, in rapporto al monte della spesa pubblica, è paragonabile a qualche spicciolo. Si sarebbe risparmiato molto di più riducendo, anziché il numero dei parlamentari, gli emolumenti che agli stessi sono riconosciuti.

Ma questi argomenti, pur se farlocchi, funzionano perché alimentano la vostra rabbia contro “la casta” e avvelenano la punta della vostra matita, che apporrà la sua croce sul “sì” dandovi il gusto sottile della vendetta.

Poi c’è l’ignoranza, che fa sì che voi non teniate conto di alcuni non marginali aspetti della faccenda. Ovviamente non tutti possono essere esperti di diritto costituzionale e di regolamenti parlamentari, però se vi prendeste la briga di andare anche solo a dare un’occhiata so Google, magari una pezza a questa lacuna potreste mettercela.

Per esempio: lo sapete che il bicameralismo perfetto resterà tale e quale e perciò le lentezze del processo legislativo non subiranno nessun miglioramento?

E lo sapete che questa riduzione di parlamentari penalizzerà le regioni che già sono più penalizzate in termini di infrastrutture, PIL, occupazione?

E lo sapete che questa riduzione renderà le segreterie dei partiti ancora più potenti, limitando l’autonomia dei singoli parlamentari ancora di più di quanto già non sia limitata ora?

E lo sapete che non è affatto vero che l’Italia ha il più alto numero di parlamentari in rapporto alla popolazione fra i Paesi più avanzati, ma che in compenso, grazie al vostro voto per il “sì”, diventerà quello che ne avrà il numero più basso?

Voi vincerete perché anche questo mio articolo, ammesso che lo leggiate (molti di voi si limiteranno a insultarmi dopo aver letto solo il titolo), lo considererete con una scrollata di spalle: la rabbia vi possiede, vi anima e vi gratifica; e all’ignoranza non intendete porre rimedio.

Però poi, quando la realtà delle cose vi cadrà sulle spalle, non avrete alibi, e i vostri “ma io credevo che…” serviranno solo a dimostrare quanto siete stati puerili e superficiali.

E anche a me, che la vostra rabbia, puerilità e superficialità dovrò subire, non servirà molto poter dire, con l’amaro in bocca, “eppure io li avevo avvertiti”.

Giuseppe Riccardo Festa

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