PIANO COMMERCIO, CHIARELLO: È DATATO

PIANO COMMERCIO, CHIARELLO: È DATATO ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI SOSTIENE DENUNCIA PDL ATTIVITÀ PRODUTTIVE: CAOS E NESSUN DIALOGO Rossano, Sabato 10 Luglio – Dai mercati rionali lungo i principali corsi cittadini alle postazioni per la vendita di prodotti stagionali sparse di qua e di là lungo le strade del municipio senza regole sanitarie; dal commercio di elettrodomestici in maniera ambulante sulle vie principali alla soap-opera della zona PIP. Attività Produttive a Rossano: nessun punto di riferimento, pochi e singoli interventi non programmati, disinteresse totale per zone più critiche del territorio. Attraverso il Presidente Dott. Natale CHIARELLO, l’Associazione COMMERCIANTI ROSSANO condivide la denuncia del Consigliere Comunale e Provinciale PDL Giuseppe ANTONIOTTI. E rilancia: a Rossano, in questo settore, oggi domina il caos. «Apprendiamo con favore – dichiara CHIARELLO – la posizione assunta dal PDL cittadino circa le insufficienze prodotte in termini di politiche di programmazione del commercio cittadino da parte della attuale classe di Governo, aggiungendo il rammarico che un tema così importante non sia meritevole di dialogo. Ricordiamo a noi stessi che, sin dall’insediamento della giunta di centro sinistra, più volte abbiamo invitato, fatto notare e posto in evidenza il fatto che il mondo del commercio necessitava di punti di riferimento che sapevano dare risposte. Purtroppo non abbiamo mai avuto un interlocutore ferrato con il quale disquisire l’andamento del tessuto produttivo nella Città di Rossano. I provvedimenti adottati ad ormai dieci anni dalla approvazione del Piano Commercio hanno riguardato purtroppo qualche singolo intervento non programmato, a nostro avviso, inerente il circo della vendite su aree pubbliche, attraverso provvedimenti di “urgenza” che non hanno integrato o completato zone del territorio carenti, come citano le normative in materia, ma anzi hanno inflazionato il commercio esistente segnando una profonda disperazione in quanti, con sacrifici, hanno deciso di investire il proprio denaro nella nostra città. Eppure di spunti sui cui riflettere, concertare e confrontarsi, la classe politica, ne ha avuto: basti pensare alle liberalizzazioni poste in essere dalle famosissime “lenzuolate del Bersani ministro”. L’allora Governatore LOIERO non le ha mai prese in considerazione e, di riflesso, la stessa cosa ha fatto il Governo cittadino, emulando le passività prodotte, regalando un commercio per il quale quelle poche certezze create negli anni si sono offuscate a vantaggio di imprese poco ligie alle normative annonarie. Ricordiamo ancora i mercati lungo i corsi, le postazioni per la vendita di prodotti stagionali sparse di qua e di là lungo le strade del municipio senza regole sanitarie, il commercio di elettrodomestici in maniera ambulante sulle vie principali, gli inviti fatti alla riduzione dei tributi per le attività produttive, la soap opera della zona PIP e la tanto famigerata ZONA FRANCA URBANA, per la quale non sembra, a nostro avviso, che la classe di governo regionale del tempo abbia prodotto risultati nella conferenza stato regioni, unico ente dal quale prendeva vita il regolamento attuativo».

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