
ROSSANO (CS), Domenica 8 Dicembre 2013 Soprattutto in una regione come la Calabria, la delega assessorile allagricoltura dovrebbe coincidere con quella alle politiche per i turismi. Non è concepibile sentirsi dire, in un bar di Rossano, circondato da agrumeti e uliveti, che non hanno spremute naturali darancia, invitando lospite a consumare succhi preconfezionati e globalizzati! Così come non è tollerabile che nelle pizzerie, a chi chiede dellolio, venga proposto quello di semi, anziché lextravergine doliva di cui è impregnata la nostra storia. È qui, in questi meccanismi culturali, che qualcosa non funziona e va cambiata. Ed è per questo che gli istituti agrario ed alberghiero hanno e devono sempre più avere, dalle nostre parti, unimportanza ed un ruolo strategici. Più di altre offerte scolastiche, licei inclusi! È quanto ha spiegato, raccogliendo consensi e applausi unanimi, Enzo BARBIERI, noto imprenditore del gusto, manager dellidentità e assessore al turismo del Comune di ALTOMONTE chiudendo, nella mattina di sabato 7, presso il Polo Agrario-Alberghiero dellIstituto d’Istruzione Superiore “E.MAYORANA” in Contrada Frasso, il partecipato e dinamico confronto tra studenti ed esperti in occasione della 5 edizione TERRA MADRE DAY, levento internazionale di Slow Food promosso, anche a Rossano, per salvare i cibi in estinzione e i prodotti tradizionali e preservare la biodiversità dei territori. Ad aprire la ricca mattinata è stato il dirigente Giuseppe SPATARO che ha sottolineato limportanza e lesigenza di avere e fruire di unistruzione e di una formazione rivolte al territorio. SPATARO ha invitato a considerare il ritorno alla terra (lanciato da Carlo PETRINI) come motivo di ricchezza, opportunità e sviluppo sostenibile. Una volta ha detto quando non si andava bene a scuola si raccomandava di andare a zappare. Oggi è lesatto contrario: a zappare si va e bisogna andarci, sempre di più, con competenze diverse ed elevate, perché finalmente si capisce il valore complessivo della terra ed il peso reale dellalimentazione nelleconomia e nella società. Sollecitati e provocati da Lenin MONTESANTO, fiduciario della condotta Slow Food Sibaritide Pollino, hanno portato il loro contributo Franco PIETRAFITTA, che ha ribadito limportanza dei due istituti per la valorizzazione dellagroalimentare e nellaccoglienza turistica; Ornella MAMONE CAPRIA che ha parlato di sfida contemporanea, strategica per i Sud del mondo: quella cioè di non disperdere il patrimonio immateriale e di considerare cultura la coltura. Oggi ha detto è diventato difficile dire se è un prodotto è veramente italiano nonostante siamo una boutique naturale di prodotti sostenibili; Pietro BLOISE che ha sottolineato lesigenza di avere dei costi giusti per prodotti autentici e sostenibili; Vincenzo CURCI che si è detto stupito dellincremento vertiginoso di iscrizioni negli istituti agrari del Nord (dove non hanno più aule sufficienti!) rispetto alla minore domanda al Sud. Bisogna ha detto lautore del libro Alla ricerca del gusto ritornare a coltivare i campi. Non cè crisi occupazionale in agricoltura. Le prossime guerre ha chiosato si vinceranno col e sul cibo, non con i fucili!; Pietro POMETTI che ha illustrato alcune rare tradizionali ricette e prodotti rossanesi; Natale CHIARELLO, presidente della commissione consiliare bilancio che, portando i saluti del sindaco Giuseppe ANTONIOTTI ha ricordato come siano in agricoltura, e non più dietro le scrivanie!, i posti di lavoro oggi vincenti; Franco MAZZEI, responsabile Sibaritide della CIA che ha sottolineato il valore dellagricoltura contro il dissesto idrogeologico. Togliere luomo dalle zone interne ha detto significa determinare degrado e distruzione. Mangiar bene ha detto Mariateresa SCURA, responsabile orto in condotta di Slow Food locale vuol dire nutrirsi con quello che produce il nostro territorio, perché fa bene alla salute ed alleconomia. Bisogna rispettare i tempi della natura e mangiare prodotti di stagione. Noi mangiamo ha scandito il 90% delle malattie che abbiamo. E le malattie del secolo sono il diabete, il colesterolo, quelle cardiovascolari etc che derivano tutte dalla nostra alimentazione. Ecco perché serve, soprattutto nelle scuole, maggiore educazione alimentare. Nel corso della riuscita iniziativa, gli studenti A.SAPIA, G.PIPIERI e A.CAMPOLO hanno spiegato la preparazione, a loro cura, nella cucina dellistituto, di alcune pietanze tipiche rossanesi, degustate, con accompagnate dai brindisi tradizionali di Antonio SCIARROTTA, col vino rosso locale, stillato alla botte, prodotto e offerto dalla Cantina storica MARINELLI, nella Città alta. – (Fonte: Montesanto Sas Comunicazione & Lobbying).
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