Amare significa volere bene all’oggetto amato, che sia una persona o un luogo

Finalmente qualcosa si vede a Cariati, in termini di decoro urbano, camminando per le strade della marina. Lungo alcuni tratti é stata tagliata l’erba sui marciapiedi e di fianco agli edifici. Le villette si presentano in uno stato più decoroso, rispetto alle settimane scorse. Sono accoglienti e fruibili. Sono comparsi i cestini della differenziata sulle spiagge. E anche le enormi montagne dei rifiuti urbani sono scomparse. A ricordo dell’atavica criticità sono rimasti solo i cassonetti che conservano tutte le tracce della complicata emergenza. Speriamo che si possano presto sostituire con i nuovi contenitori della raccolta differenziata. Ebbene qualcosa si muove. Ed é giusto sottolinearlo per il bene comune di Cariati. Certo ho appena evidenziato aspetti, che in un contesto urbano normale, non andrebbero neanche segnalati. Passerebbero inosservati alla comunità locale e ai turisti, perché si tratta di interventi che un’amministrazione comunale dovrebbe pianificare in anticipo e realizzare periodicamente. L’attività di cura del decoro urbano per un paese che vuole puntare sul turismo – mi smentisca chi pensa il contrario – é la prima priorità per la cura dell’immagine del luogo. Gli interventi straordinari e tardivi devono lasciare il posto ad azioni continue. Le emergenze non devono diventare una prassi. Non la faccio lunga e riduco la questione all’osso. Amare significa volere bene all’oggetto amato, che sia una persona o un luogo. Se l’amato viene puntualmente trascurato, il dubbio sull’autenticità dell’amore professato é più che legittimo. Per chi non avesse compreso mi riferisco a Cariati. Continuo a non capire, perché prevale in loco la propensione a non programmare il futuro. Ad avere una temporalità a breve. Per quanto tempo ancora Cariati deve vivere alla giornata e non pianificare, unitamente a tutti i soggetti coinvolti, un progetto, articolato in fasi, di rilancio del territorio, allo scopo di capitalizzare le mille e una risorse del posto? Urge una metodica azione che punti a costruire un percorso costante e continuo di manutenzione, prevenzione e crescita economica dell’area. E non più interventi straordinari e tardivi a danno già avvenuto. Nicola Campoli

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