Il Governo Regionale Scopelliti appena insediatosi esordì sancendo la chiusura indiscriminata di diversi Ospedali, fingendo di attuare una lotta agli sprechi e insistendo, invece, nel clientelismo più viscido e pericoloso che è l’asse portante di una specifica strategia di potere diffusa in Italia e in Calabria. Nei fatti Scopelliti cade per gli imbrogli combinati nelle vesti di Sindaco di Reggio Calabria, il caso Fallara è il Modello Reggio. Politicamente la sconfitta del Modello propagandato dalla destra calabrese è sotto gli occhi di tutti, nella miseria di una Regione abbandonata a se stessa: sanità ma anche rifiuti, trasporti ma anche lavoro. Per quanto riguarda la Sanità alcuni fatti, come l’accesso della Commissione Antimafia nella ASP di Cosenza, l’interdizione dai pubblici uffici del DG Scarpelli, e la condanna del Commissario ad acta alla sanità Scopelliti, rappresentano, insieme all’aumento dell’emigrazione sanitaria fuori Regione, alcuni dei risultati miserabili ottenuti dalla Destra al Governo Calabrese col Piano Di Rientro. Nella Sibaritide, ad esempio, dalla Chiusura inconcepibile degli Ospedali di Cariati e Trebisacce attuata dal Centro-Destra di Scopelliti, di Caputo e di Gallo si è ricavato soltanto l’ingolfamento e lo stato di perenne difficoltà dei nosocomi di Corigliano e Rossano e il conseguente stato di disagio e di insicurezza creato nelle comunità. Non è superfluo ricordare che L’H di Cariati ha servito le comunità della provincia di Cosenza e del Crotonese, del litorale ionico e dell’entroterra e risulta ai dati essere stato sempre tra i migliori della Regione. Non è superfluo ricordare che anche oggi la struttura denominata V. Cosentino di Cariati rappresenta un luogo di Salute Pubblica e, questo, non di certo grazie alla classe politica dirigente ma per merito di chi opera, quotidianamente, in una situazione di difficoltà estrema. E’ un’esigenza di tutti oggi, alla luce del disastro compiuto dalla classe politica capitanata da Scopelliti riprendere la Questione Sanità e riaffermare la necessità di difesa un Modello Pubblico da applicare alla Calabria e quindi la difesa dell’articolo 32 della nostra Costituzione, al contrario della logica che vuole il dissesto del pubblico e la svendita dei beni comuni agli amici imprenditori sempre pronti a raccoglierne con 4 spicci i resti. Rivendichiamo un modello di Sanità Statale efficiente e sterilizzata dal clientelismo politico e, proprio per questo, non possiamo accettare un modello di Sanità Privato tenuto in piedi dai gruppi di potere che aleggiano sul futuro delle strutture statali e che fa leva su uomini politici di fiducia. Lo diciamo chiaramente: gli eventuali “benefattori” che hanno intenzione di investire nella sanità possono lecitamente comprare un terreno, costruire una villa e vendere sanità come succede anche in altre parte di Italia. Non è concepibile che una struttura di tutti come il Cosentino, che è stata anche ammodernata negli ultimi anni sia svenduta, venga regalata a soggetti privati. Non è accettabile che si mettano in ginocchio logiche democratiche essenziali per l’applicazione di logiche particolaristiche di profitto. Anche per questo ci stiamo organizzando, stiamo cercando di raccogliere le forze e siamo pronti anche ad azioni eclatanti per rilanciare La Questione Ospedale Vittorio Cosentino. “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.” – Art. 32 Cost. Mov Le Lampare
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