i progetti dell’Udc

Nonostante il caldo che invita ad un tuffo nello splendido mare cariatese, fervono le grandi manovre preelettorali invista delle consultazioni amministrative della primavera prossima. Le voci, più o meno fondate, si rincorrono a ritmo sostenuto, ed i tête a tête fra partiti e gruppi monopolizzano le notti d’estate. La parola d’ordine, la solita, sembra essere comune: rompere col passato. Ritornello logoro e stantio; contenitore cui mettere o togliere di tutto: ma fa tanto tendenza. Il segretario cittadino dell’Udc, Domenico Liguori, pone “l’attenzione sul problema politico ed amministrativo della buona governabilità” ed auspica il “ritorno all’idea di partito, la sola che offre garanzie di stabilità, di discussione critica e di crescita culturale e politica, di contro ai tanti personalismi di singoli soggetti che, solo perché portatori di voti, possono condizionare una intera consiliatura senza dover dare conto a nessun altro se non ai propri capricci o interessi personali”. Ed ecco la “rottura con tutti quei vecchi schemi, bocciati dalla storia, di una gestione della cosa pubblica che ha prodotto negli ultimi anni, con questa e con le precedenti amministrazioni, i danni che tutti constatiamo e che non hanno permesso alla nostra città di decollare verso un futuro migliore”. I concetti espressi da Liguori costituiscono, a suo parere, “i criteri fondamentali ed innovativi attraverso i quali si sceglieranno gli eventuali partners per la prossima campagna elettorale”. L’agognato asseto “non è una utopia dal momento che, da alcuni primi scambi di idee, i partiti che si ritrovano in questo bisogno collettivo di cambiamento attraverso l’attribuzione di ruolo centrale ai partiti e di strappo con tutti i vecchi schemi fallimentari del passato, risultano essere già in numero significativo e rappresentativi di un elettorato trasversale (Api, Mpa, Idv e) L’auspicio del segretario: “Che sempre più partiti, liberi cittadini o associazioni impegnate sul territorio, possano trovare una comunione di intendi con lo spirito di partecipare ad un progetto innovativo e moderno, basato sulla negazione di tutto ciò che è stato deleterio per la nostra crescita”.

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