L’archivio dell’Asp di Cosenza sarà trasferito nell’ex ospedale di Cariati

La notizia che trapela preoccupa sulle prospettive di sviluppo dei servizi sanitari

La sindaca Filomena Greco a Oliverio e Scura: «Bisogna assolutamente scongiurare questa ipotesi»

 

Le cartelle cliniche dell’Asp di Cosenza, finora conservate a Serra Spiga, potrebbero essere trasferite a Cariati. È questa la notizia trapelata stamattina e che, se fosse confermata, configurerebbe uno scenario drammatico per la popolazione non solo di Cariati, ma di tutto il territorio della Sibaritide e del Basso Jonio cosentino.

«Non possiamo in alcun modo permettere che questa ipotesi, a quanto pare molto concreta, diventi realtà – ha subito commentato la prima cittadina Filomena Greco – . Stiamo conducendo già da troppo tempo una battaglia per far valere i diritti sacrosanti della popolazione di questo territorio, a cui pian piano si sta togliendo tutto. Anche la dignità. Qui ogni giorno si rischia di morire, perché non ci sono servizi sanitari adeguati. I locali dovrebbero essere utilizzati per la casa della salute, progetto che ha ottenuto 9 milioni di euro di finanziamento ed è ancora fermo. Finora non è stato fatto neanche il carotaggio e, con il trascorrere dei mesi, si rischia di perdere i fondi già stanziati».

La preoccupazione è che, invece di accelerare per creare nuovi servizi, ci sia una volontà politica di non realizzare la casa della salute, un’opera troppe volte promessa e mai neanche avviata.

«Questa nuova prospettiva – ha continuato la Sindaca – aprirebbe uno scenario allarmante. Non solo per Cariati e per i paesi limitrofi, ma per tutto il territorio. Da tempo non abbiamo più un nosocomio. Gli ospedali di Rossano e Corigliano sono sovraccarichi e non riescono più a far fronte alle richieste. È necessario predisporre nuovi servizi, non occupare i locali con documenti di archivio».

E poi fa un appello al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e al commissario Massimo Scura: «Bisogna scongiurare l’ipotesi che i cittadini rimangano ancora per molto senza la possibilità di curarsi nel loro territorio. È necessario che la politica e le istituzioni si attivino celermente per dare risposte adeguate. Almeno fino a quando non sarà realizzato l’ospedale della Sibaritide, è fondamentale trovare i modi di fronteggiare al meglio la situazione».

«Noi siamo disposti a fare quanto serve – ha concluso poi Filomena Greco – perché il territorio si mobiliti e rimanga sempre all’erta. A breve a Cariati verrà convocato per martedì 1 agosto un consiglio comunale aperto a tutti i sindaci, al direttore generale dell’Asp Raffaele Mauro, al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, al commissario alla Sanità Massimo Scura e a tutta la popolazione della Sibaritide, del Basso Jonio consentino e dell’Alto Jonio crotonese che ha sempre usufruito dei servizi sanitari di Cariati e continua ancora oggi a farlo, con quel poco che è rimasto. Siamo pronti ad attivarci, anche a ricorrere ad azioni legali, se necessario. Il diritto alla salute è un diritto sacrosanto, sancito dalla Costituzione e che dovrebbe essere garantito a tutti i cittadini».

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