LA ‘NDRANGHETA FA UN BAFFO AI CALABRESI!

LA ‘NDRANGHETA FA UN BAFFO AI CALABRESI! PROPENSIONE DIFFUSA ALL’ILLEGALITA’ QUOTIDIANA SODDISFAZIONE PER SEQUESTRO NEL PARCO A SIBARI ROSSANO (CS), Martedì 23 Novembre 2010 – Otto Torri Sullo Jonio si complimenta con i Carabinieri del Nucleo Provinciale Tutela Patrimonio Culturale per l’importante ed esemplare iniziativa a tutela della legalità, del territorio e del valore storico-archeologico e culturale rappresentato dal Parco di Sibari. Nella giornata di oggi, infatti, hanno sequestrato un immobile, in via d’ultimazione, che era stato realizzato abusivamente nell’area archeologica di Sibari. L’immobile, del valore di 150 Mila Euro, era stato sequestrato nei mesi scorsi, ma il provvedimento era stato successivamente revocato. L’edificio è stato realizzato in assenza di concessione edificatoria. Due persone, nell’ambito dell’indagine che ha portato al sequestro, sono state denunciate in stato di libertà con l’accusa di danneggiamento al patrimonio archeologico, violazione di sigilli e realizzazione di opere abusive in aree di interesse archeologico. (Fonte: ANSA) In Calabria la ‘ndrangheta è soltanto un punto di dettaglio rispetto alla propensione quotidiana all’illegalità, diffusa e trasversale a tutte le classi sociali e culturali. La notizia dell’importante sequestro di un immobile abusivo nell’area archeologica di Sibari, sommata a tutti gli indici negativi collezionati dai calabresi e che pongono questa regione ai vertici delle peggiori classifiche europee, dall’abusivismo edilizio al lavoro nero alle truffe comunitarie, ci fanno ribadire una provocazione fondata, così come il titolo di un nostro Cafè Philosophique di qualche anno fa: ai calabresi la ‘ndrangheta fa un baffo! L’organizzazione criminale omonima, più o meno gerarchizzata, pare tra le più pericolose del mondo, della quale in questi ultimi mesi e giorni si parla su scala nazionale per i tanti e recenti arresti di boss e latitanti, è soltanto una fotografia sbiadita di quello che poco meno di 2 milioni di calabresi sono riusciti a fare in 40 anni di regionalismo a perdere e che continuano a fare, ogni giorno, nel piccolo e nel grande, della loro regione, distruggendola, depotenziandola, umiliandola, condannandola all’isolamento altro che vocata al turismo o all’agricoltura. Purtroppo.

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