La Frankfurter Rundschau insulta Dante e il deputato FdI Mollicone insulta la libertà di espressione.

La Frankfurter Rundschau ha il diritto di dire tutte le stupidaggini che vuole, anche che Dante era un plagiatore: si tratta di diritto di espressione e per quanto insulse, grottesche, inconsistenti e sballate siano le argomentazioni del suo editorialista, il Sig. Arno Widmann, è nel suo sacrosanto diritto esprimerle.

Bene ha fatto dunque il ministro Franceschini a rispondere con una scrollata di spalle e con le parole che lo stesso Dante, nel III Canto dell’Inferno fa dire a Virgilio a proposito degli ignavi, categoria alla quale il Sig. Wildmann va iscritto per titoli e per merito: Non ragioniam di lor ma guarda e passa.

È quindi priva di senso la pretesa avanzata dal deputato Federico Mollicone, capogruppo di FdI in commissione Cultura alla Camera, che il nostro governo esiga le scuse del governo tedesco. Non è, questa, una questione da regolare fra governi ma se mai fra linguisti, studiosi di letteratura e storici.

Ma si sa come sono fatti questi esponenti di FdI: sono sempre pronti a invocare la libertà di espressione, per esempio quando qualcuno di loro celebra i (ne)fasti del ventennio fascista, ma a conculcarla se sono altri a dire delle scemenze.

Spiacente, deputato Mollicone: il Sig. Arno Widmann è padrone di dire tutte le corbellerie che vuole, anche se quelle corbellerie riguardano il più grande poeta della storia europea e forse mondiale, così come lei, se le fa piacere, può dire quel che vuole dei giganti della letteratura tedesca.

Ma per favore ci risparmi le corbellerie, tipiche di chi condivide le sue idee politiche, che in qualunque modo pretendono di limitare la libertà di parola di chiunque.

Giuseppe Riccardo Festa

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