Che tra la minoranza e maggioranza di Palazzo Venneri non c’è un minimo di dialogo e interazione è chiaro alla gran parte dei cariatesi, partecipi alle vicende dell’Amministrazione comunale. Che la maggioranza asserisce che le colpe sono da imputare alla minoranza o viceversa è un luogo comune di quest’ultima tribolata consiliatura Sero. Nel mezzo ci sono i cariatesi che a seconda dei tempi vivono momenti di accesa critica verso l’una o l’altra parte del Municipio non sapendo a volte con chi prendersela. La confusione domina e i riscontri sono percepibili nell’umore e riflessioni dei cariatesi vicini e lontani. Non so quale siano le possibili evoluzioni da qui a un anno, termine naturale di scadenza della consiliatura attuale. Personalmente non credo, e non ho mai creduto, alle dimissioni del Sindaco e a un possibile eventuale commissariamento del Municipio. Per tutto questo, la voce indistinta dei cittadini non merita solo ascolto o riflessione. Merita una decisione, o meglio delle decisioni, su ciò che serve a Cariati da qui ad un anno al fine corsa amministrativo. Rapida. E per una volta semplice e per i cariatesi. Un richiamo alla verità cui neanche la più machiavellica delle forze politiche in campo può sottrarsi. Continuare ancora un anno così, e l’appello è rivolto indistintamente a maggioranza e minoranza, non può certo andare. A questo punto urge una presa di coscienza generale sul momento. Ritengo sia lunica strada praticabile per non aggravare la situazione. Insomma, anche per salvare limmagine di Cariati, ridandole serenità. Nicola Campoli
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