CARIATI Altro che salvaguardare la spesa pubblica, e quindi dei cittadini, polli da spennare ad ogni piè sospinto. Qui siamo dinanzi ad unallegra gestione delle risorse dei cittadini che ingrassano le solite persone amiche dellesecutivo. Parole scolpite nella pietra quelle di Tommaso Critelli, consigliere di minoranza dellUdc in consiglio comunale. Allattenzione di Critelli ci sono un paio di disposizioni licenziate dallesecutivo civico, a cominciare dalle prebende disposte a favore di un sito internet coriglianese dinformazione: Come mai paghiamo 240 Euro mensili ad un giornale on line che diffonde le veline dellamministrazione senza che ci sia, legittimamente, la voce delle minoranze? Perché coi nostri soldi dobbiamo amplificare, attraverso un unico megafono, certe notizie senza che siano riportate, nel bene e nel male, le opinioni delle minoranze? Tommaso Critelli va oltre: Sborsiamo fior di quattrini (per lesattezza 21 mila Euro allanno, quando va bene) per la comunicazione, ma perché i nostri denari devono essere indirizzati alla solita persona ed alla sua fitta rete di contatti? Chi lha detto? E perché per un banner (inserzione pubblicitaria, ndc) si utilizza un sito, con tutto il rispetto, che nessuno conosce? Non ci si poteva rivolgere ad uno dei tanti giornali on line del posto visitati da migliaia di concittadini che vivono altrove nel mondo? In realtà, il problema dellinformazione, a parere dellesponente centrista, è diventato cancerogeno fin dallinsediamento dellattuale esecutivo: Dopo avere assegnato allincombenza un ufficio esterno di comunicazione istituzionale (anche se certi dubbi sono leciti) pagato dai contribuenti ma al servizio della sola maggioranza, adesso siamo ai fuochi dartificio, con un settimanale che ospita unicamente le tragiche uscite del governo locale mentre, ad esempio, lo stesso periodico riporta, per gli altri comuni serviti (Rossano, Corigliano e Cassano) le idee ed i pareri di tutti. Censurati dunque? Certamente si da certi organi di stampa pagati, come la Pravda, dal potere. Per fortuna ci sono i quotidiani liberi ed indipendenti che ospitano il dibattito politico cariatese, altrimenti saremmo dinanzi ad un gap incredibilmente sbilanciato a favore e degli amministratori di turno. Certamente il sindaco Filippo Giovanni Sero ed i suoi sostenitori stanno anticipando il bavaglio che altri, nel Paese, vogliono mettere alla stampa.
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