Ieri, 10 marzo 2024, è stata inaugurata la “Ciclopedonale della Val di Neto”, un’opera straordinaria che si snoda per 38 km seguendo l’idrografia del vicino Fiume Neto e collegando le pozze d’acqua solfurea di Bruciarello alla foce del Fiume Neto nel Mar Ionio, attraversando sei comuni della provincia di Crotone: Rocca di Neto, Santa Severina, Caccuri, Belvedere di Spinello, Scandale e Strongoli.
Questo percorso offre ai visitatori un viaggio emozionante alla scoperta delle sponde del fiume, dell’omonima Valle e della Valle del Crati Neto, offrendo paesaggi mozzafiato, antiche valli, siti archeologici, castelli e tanto altro; permettendo ai cicloturisti di apprezzare il meraviglioso patrimonio storico, archeologico e religioso che contraddistingue questa terra, creando un’esperienza indimenticabile per tutti coloro che avranno il piacere di percorrerla: un’opportunità straordinaria per tutti coloro che desiderano immergersi nella natura incontaminata e nella storia millenaria della Calabria .
A circa metà strada, la ciclopedonale si ricongiunge con la Ciclovia dei Parchi della Calabria, completando un itinerario di 38 chilometri immersi nella natura incontaminata.
La sua inaugurazione segna l’inizio di una nuova era per il turismo locale, offrendo agli amanti della natura e della cultura un’esperienza indimenticabile che li porterà alla scoperta di luoghi incantevoli e suggestivi.
Con questa nuova infrastruttura, i residenti e i visitatori avranno la possibilità di esplorare la bellezza della Val di Neto in modo completamente nuovo, scoprendo angoli nascosti e tesori naturali che altrimenti sarebbero rimasti inaccessibili.
Il sindaco di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo, ha sottolineato l’importanza di questa opera unica, definendola un vero e proprio volano turistico per l’intero territorio, in grado di valorizzare le bellezze storiche, archeologiche e culturali di questa regione. “È la prima volta che sei comuni della Provincia di Crotone realizzano un’opera del genere”, ha dichiarato il sindaco, evidenziando l’importanza di poter esplorare luoghi finora nascosti e legarli alle ricchezze storiche e culturali del territorio.
Anche il presidente della provincia di Crotone, Sergio Ferrari, ha espresso con orgoglio il suo supporto a questa iniziativa, sottolineando l’unicità e il valore di un’opera che unisce natura, sport, turismo, tradizione e le migliori risorse che la Calabria ha da offrire.
La creazione della “Ciclopedonale della Val di Neto” rappresenta, inoltre, un chiaro segnale di attenzione verso la promozione di uno stile di vita sano e sostenibile. Incoraggiare l’uso della bicicletta e delle passeggiate all’aria aperta non solo favorisce la salute fisica e mentale dei cittadini, ma contribuisce anche alla riduzione dell’inquinamento ambientale ed al miglioramento della qualità della vita nelle comunità locali.
La “Ciclopedonale della Val di Neto” rappresenta dunque un’opportunità straordinaria per promuovere il territorio calabrese, offrendo ai visitatori un’esperienza unica che coniuga natura, cultura e tradizione in un connubio perfetto.
Questo percorso ciclabile e pedonale si configura non solo come un’opportunità per gli amanti dello sport e della natura, ma anche come un mezzo per valorizzare e preservare il patrimonio storico e culturale della regione. L’entusiasmo e l’impegno dei sei comuni coinvolti nella realizzazione di questo progetto dimostrano la volontà di valorizzare e promuovere le risorse naturali e culturali della regione, aprendo nuove opportunità per lo sviluppo turistico e economico del territorio.
Grazie alla “Ciclopedonale della Val di Neto”, la Calabria si conferma ancora una volta come una destinazione imperdibile per chi desidera vivere un’esperienza autentica e indimenticabile, ponendosi ad esempio di come sia possibile coniugare lo sviluppo turistico con la tutela dell’ambiente e della storia, offrendo un’opportunità unica per scoprire e apprezzare le ricchezze di questa terra straordinaria: un punto di riferimento per chiunque desideri vivere un’avventura autentica e unica nel cuore della Calabria.
Antonio Loiacono
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