FOIBE, CORONA DALLORO A MONUMENTO CADUTI DOMANI ORE 16,30 INIZIATIVA DE IL BALUARDO LASSOCIAZIONE: DISATTENZIONE DA ISTIUZIONI Rossano, Mercoledì 9 Febbraio 2011 Giorno del ricordo, verrà riposta domani, GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO 2011, ALLE ORE 16,30, presso il Monumento ai Caduti, nel Centro Storico, una corona di alloro in ricordo delle vittime delle Foibe. Liniziativa è dellAssociazione Il Baluardo che, nella stessa giornata, è stata invitata a partecipare ad un convegno, sul tema, a Terranova da Sibari. Lappello: maggiore interesse dalle istituzioni locali. «Corona di allora presso il monumento ai Caduti. Si tratta di un gesto simbolico e silenzioso scrive lassociazione rossanese- che racchiude tutto il dolore di questa grande tragedia italiana avvenuta al culmine della seconda guerra mondiale. A tal fine invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare unendosi nel ricordo e pregando a suffragio delle anime dei martiri, vittime di una delle peggiori ideologie che lumanità abbia mai conosciuto. Nel tardo pomeriggio, lAssociazione, invitata presso il Comune di Terranova da Sibari, parteciperà ad un convegno organizzato sul tema, contribuendo a rendere maggiormente partecipata una giornata su cui incombe, soprattutto nei nostri comuni, un ingiustificato oblio, nonostante la dichiarazione di solennità civile da parte della legge 92/2004. Mentre dal 2004 le più alte cariche dello Stato intervengono per esprimere il cordoglio delle istituzioni e dellintera nazione a coloro che perirono in condizioni atroci nelle foibe, registriamo, di contro, lennesima incuranza da parte delle istituzioni comunali locali, incapaci, volutamente, di dare a tale Giorno del Ricordo il giusto riconoscimento, alimentando così quellirresponsabile silenzio, che per oltre 60 anni ha coperto tale tragedia. Oggi più che mai è doveroso, dopo tanti anni di mistificazioni, rivedere le tante vicende della seconda guerra mondiale, avendo il coraggio di divulgare le testimonianze dei sopravvissuti al genocidio ed alla pulizia etnica da parte di quei partigiani italiani e slavi che avevano a cuore, non la liberazione dellItalia, ma lintroduzione della più terribile tirannia: quella comunista. Riteniamo che lopera di conciliazione nazionale, se siamo veramente onesti intellettualmente, potrà avvenire solo dopo una veritiera ricostruzione di tutta la storia, comprese le pagine buie e drammatiche, che pesano come macigni nellanimo di quanti ignobilmente continuano ad essere indifferenti».
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