EREDITA’ BIZANTINA NEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO.

Sabato 6 Novembre 2010, ore 17, presso il Centro Convegni di Cerchiara di Calabria, si terrà la tavola rotonda dal tema: EREDITA’ BIZANTINA NEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO. Interverranno la prof.ssa Vera von Falkenhausen dell’Università di Roma, il prof. Filippo Burgarella e il prof. Luca Parisoli dell’Università della Calabria. Durante l’evento, patrocinato dal Comune di Cerchiara e dall’Ente Parco Nazionale del Pollino, sarà presentato in antemprima il libro “San Gregorio da Cerchiara” di Paolo D. Franzese, ed. Il Coscile. Il Comune di Cerchiara di Calabria anche in questa occasione, coadiuvato dal Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino On.Domenico Pappaterra ha inteso continuare, promuovendo questo interessante Simposio, nel cammino di ricerca e valorizzazione del proprio innegabile patrimonio storico e nel preservare alle future generazione l’identità di un borgo quale Cerchiara. Cerchiara ha avuto nel corso dei secoli un ruolo non marginale nel panorama della Sibaritide e dell’Alto Jonio Cosentino, prima di attraversare la crisi dei tempi moderni. Compito essenziale dell’Amministrazione Comunale in primis e della popolazione residente è quello di riappropriarsi di questa identità e di farne nella limitatezza delle risorse economiche e sociali a disposizione, un volano di sviluppo ed una speranza di futuro. Note su San Gregorio. Monaco, abate, fondatore di monasteri, esperto calligrafo. San Gregorio da Cerchiara (di Cassano o di Burtscheid) fu personalità di primo piano della vita monastica e culturale nell’Europa del X secolo. Una vicenda umana, oltre che storica, poco nota ma ricca ed affascinante, spesa tra veglie e digiuni, trascrizioni di codici e lavori sui campi; tra Oriente e Occidente, tra mondo bizantino, arabo e latino. Recatosi a Cassano per essere ordinato prete dal vescovo David, Gregorio divenne monaco nel monastero di S. Andrea a Cerchiara sotto la guida dell’abate Pacomio. Successivamente fu egli stesso egùmeno del monastero del monte Sellaro e a seguito di un’incursione saracena, dopo una tappa a Buccino nel Vallo di Diano, si trasferì a Roma; qui, fondato un nuovo cenobio, ebbe modo di partecipare, con le più importanti personalità di fine secolo, alla vita culturale e religiosa dell’Urbe, frequentando, tra gli altri, san Nilo da Rossano e Ottone III. Fu proprio il giovane imperatore sassone ad affidargli la fondazione di un nuovo monastero latino a Burtscheid, nei pressi di Aquisgrana, cuore politico e culturale dell’Impero. Lì morì un quattro novembre prima dell’anno Mille.

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