TEATRO, PERRI:BASTA AUTOLESIONISMO

TEATRO, PERRI:BASTA AUTOLESIONISMO A SCUOLE E ASSOCIAZIONI:PRONTI AD ACCOGLIERVI QUALITÀ E CULTURA CONTRO I PROFESSIONISTI DELL’ODIO CARIATI, Sabato 30 ottobre 2010 – Le bollette Enel del Teatro comunale sono state tutte regolarmente pagate. Ciò non equivale a dire che il Comune di Cariati, in generale, non sia incorso in qualche ritardo di pagamento con l’Enel, ma non per il Teatro! Da giorni, sulla base di una non-notizia, costruita e poi equivocata ad arte ed a più mani dai soliti professionisti dell’odio, della disinformazione e del rancore, vengo dipinto, e fatto dipingere, come bugiardo e traditore della fiducia dei cariatesi. Per nulla. Ma il messaggio che viene dato, così come già fatto per la Bandiera Blu e per il progetto socio-culturale “Cariati – Città della Tarantella”, è quello di un comune nel degrado. Esattamente il contrario dell’immagine di qualità, credibile e duratura che ci viene riconosciuta ovunque, nel territorio e fuori dalla Calabria. Diciamo quindi no all’autolesionismo di quanti, pur di non dialogare, semmai per migliorare gli oggettivi ed innegabili risultati raggiunti da questo Esecutivo, giocano a distruggere fatti ed immagine di una Amministrazione e, al tempo stesso, di un’intera comunità. Alle scuole, alle compagnie, alle associazioni ed agli artisti, cariatesi e del territorio, dico di non preoccuparsi: il Teatro è vivo e vegeto ed è pronto, da Dicembre, ad accogliervi. E’, in sintesi, quanto dichiara, in una LETTERA APERTA SULLA VICENDA ENEL-TEATRO COMUNALE, il Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Cariati, Dott. Cataldo PERRI. DICHIARAZIONE DEL VICESINDACO – CATALDO PERRI “Il protrarsi, penoso, dell’ennesima polemica a mezzo stampa, inventata ad arte, costruita a più mani e con solita mala fede, mi costringe a ribadire alcune precisazioni che ritengo doverose. Quella in atto, e che ancora campeggia nei titoli di stampa, altro non è che una campagna diffamatoria montata su una non-notizia. Nei giorni scorsi, mentre ero in auto nel traffico di Cosenza, venivo raggiunto telefonicamente da un corrispondente che – nelle sue intenzioni – mi allertava, “in amicizia” mi diceva, di un comunicato stampa a firma Antonio ARCURI, circa il taglio dell’energia elettrica al teatro comunale. In quella circostanza, purtroppo, non potevo appurare la veridicità o meno delle cose riferitemi. Velocemente rispondevo, quindi, nella presunta telefonata informale ed amichevole del corrispondente, che la cosa non mi pareva verosimile. Sapevo, invero, da precedenti informazioni datemi dagli uffici competenti, che le bollette Enel relative alla struttura teatrale, compresa l’ultima di agosto, erano state regolarmente pagate. Al corrispondente aggiungevo, inoltre, che con probabilità, si trattava di un adeguamento del contratto Enel concordato in precedenza e che avrebbe dovuto portare la fornitura da 15kw a 30kw. Tale esigenza, come ho avuto modo di spiegare anche dopo, era nata dalla richiesta continua di fornitura straordinaria delle compagnie teatrali. Tra l’altro, in previsione di dotare il Teatro di climatizzatori alimentati ad energia elettrica, avevo già ribadito questo input agli uffici competenti. Allo stesso corrispondente, in quella telefonata, avevo anche aggiunto che la nuova fornitura potenziata, per evitare sprechi economici, avrebbe potuto partire dal prossimo dicembre, in concomitanza con l’effettivo inizio delle attività artistiche. Fin qui, la telefonata. Successivamente, vengo a conoscenza, dagli uffici comunali, che l’Enel, sua sponte, aveva ridotto la fornitura al Teatro perché l’ente, per altri edifici e non per le bollette relative al Teatro, era in ritardo di pagamento. Non potendo ridurre la fornitura ad edifici di pubblica e rilevante utilità, l’Enel aveva ridotto la fornitura al Teatro pur non essendo, quest’ultima, una struttura morosa rispetto ai pagamenti. Sapevo, infine, di un piano di rientro, concordato con l’Enel, destinato a sanare i ritardi di pagamento. Questi i fatti, raccontati prima “amichevolmente” al corrispondente, poi spiegati anche pubblicamente. Per questa ricostruzione, da giorni continuo ad essere dipinto sulla stampa come un grande bugiardo, accusato di alto tradimento nei confronti della Città. Si sono scatenati segugi e avvocati per scavare nelle virgole del nulla come se avessi consumato chissà quale grande delitto, perché avrei “mentito” sulla causa della riduzione della corrente al Teatro che, come ho già detto, in questo periodo è chiuso per non programmazione. Intervenendo per la seconda volta pubblicamente sulla vicenda nei giorni scorsi, ho chiaramente precisato che era il Teatro a non essere moroso con l’Enel. Non ho mai parlato di non morosità del Comune, così come mi si attribuisce da più giorni, ovviamente in mala fede. Voleva sentirsi dire, l’opposizione, che la riduzione della fornitura al Teatro era ascrivibile ai debiti comunali. Siccome il Teatro non era moroso, ho pensato, erroneamente, che la ragione della riduzione temporanea della fornitura fosse dovuta all’iter di cambio fornitura concordato con l’ufficio tecnico. Tutto qui. Il resto è mala fede. Nella sostanza, il risultato di questa campagna di veleni sulla stampa regionale ha portato a questo risultato mediatico: “Black out al teatro di Cariati”. Sarà saltato qualche spettacolo? – ci si sarà chiesto. A Cariati sono dei pivelli e dei cialtroni: invitano le compagnie e poi non possono esibirsi perché manca la corrente elettrica! Insomma, questo è il messaggio che, per puro protagonismo autoreferenziale e autodistruttivo, qualcuno ha preferito far passare, pur di mettere alla gogna mediatica, per nulla, il sottoscritto e, con me, il sindaco e la giunta. Del resto, il meccanismo di alimentazione dell’odio, messo in campo anche per il Teatro, ennesimo risultato storico raggiunto dall’esecutivo guidato da Filippo SERO, è lo stesso usato, giusto per fare qualche esempio, per la conquista, per due anni consecutivi, della Bandiera Blu o, ancora, per il successo fatto registrare anche quest’anno dalla qualità dell’offerta socio-culturale estiva di un programma istituzionale, che ha un nome ed una identità, “Cariati – Città della Tarantella” e che, come è riconosciuto da tutto il territorio, non ha precedenti. Eppure, anche sulla non-notizia del Teatro, si è preferito il vandalismo autolesionista, al confronto costruttivo. Mi hanno telefonato alcune compagnie regionali preoccupate per il degrado in cui stava cadendo il nostro Teatro. Mi ha telefonato una insegnante del liceo cittadino preoccupata perché non avrebbe potuto portare gli studenti al Teatro, così programmato per il mese di dicembre, e che quindi sarebbero dovuti andare a Cosenza. Il buon nome che il nostro caro Teatro si era guadagnato in un solo anno di vita sta subendo attacchi devastanti dai professionisti dell’odio e del rancore. Ma il Teatro di Cariati è vivo e vegeto. Avrà la corrente potenziata a tempo debito, quando servirà. Il prossimo Lunedì 8 Novembre il sottoscritto, il Sindaco, l’Assessore Provinciale Leonardo TRENTO e il Direttore Artistico Domenico PANTANO, incontreranno le associazioni culturali e i dirigenti scolastici per programmare la seconda qualificata, prestigiosa stagione teatrale. Impieghiamo il nostro tempo e le nostre energie a costruire. Da domani vorrei parlare solo delle cose da fare concretamente per portare i nostri ragazzi e la nostra comunità a frequentare il nostro Tempio della Cultura. A dicembre tutti al Teatro. Ci sarà la luce, anche quella della ragione e dell’amore per questo paese, spero”.

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