Dignità ai due piccoli …

Confesso che ho particolarmente apprezzato, quanto ha deciso di fare il giovane Samuel. Il padre dei due piccolissimi bimbi, che sono stati uccisi da Chiara Petrolini. I nomi scelti sono Angelo Federico e Domenico Matteo. La stessa Chiara ha acconsentito a riconoscere e dare un nome ai figli neonati, sepolti nel giardino della sua casa e riesumati tra lo scorso agosto e settembre.
Il gesto é un atto di amore che restituisce un minimo di dignità a due vite mai iniziate. Un gesto di umanità in una vicenda che di umano ha ben poco. Con quel gesto Samuel ha impresso nei figli qualcosa di immortale, ha voluto donargli almeno un nome con cui essere ricordati. Una vicenda troppo grande per sembrare reale, troppo irreale per sembrare un caso. Intanto Chiara Petrolini sta agli arresti domiciliari nella sua casa, da poco dissequestrata, accusata di duplice omicidio volontario e soppressione di cadaveri.
Purtroppo, siamo davanti ad una storia terribilmente dolorosa che richiede solo la necessità di silenzio, per permettere alla giustizia di fare il suo corso e alle persone coinvolte di trovare risposte e ricostruire l’incomprensibile. È una vicenda che è un orrore che rivela solo quanto sia fragile il tessuto della vita, quando le sue trame si sfilacciano senza rimedio. Rimane per fortuna il gesto di Samuel, che ha saputo tutto dopo.
A lui è stato negato il diritto di scegliere se diventare padre e che si è preso sulle spalle questo fardello. Ha deciso di sostenerne la gravità, di dare dignità e una identità ai due corpicini. Vuole un funerale, forse un primo passo per ritrovare la pace, per chiudere un momento che non si chiuderà mai del tutto nella sua vita. Vuole credere che, almeno per un momento, qualcosa abbia un senso.
Nicola Campoli 

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