DAL FERMO PESCA ALLE NUOVE PROSPETTIVE: LA SARDELLA AL CENTRO DEL RILANCIO ECONOMICO

Antonio Loiacono

Anche per il 2025, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha confermato l’autorizzazione alla pesca sperimentale della sardella in Calabria. Il provvedimento, valido fino al 30 aprile 2025, segna un ulteriore passo avanti nella gestione di una pratica che non solo rappresenta una tradizione secolare per le comunità costiere calabresi, ma è anche una risorsa economica cruciale per l’intera regione.

Questa scelta si inserisce in un quadro più ampio di riforme promosse dal ministro Francesco Lollobrigida, il quale aveva già introdotto nel giugno 2024 il decreto relativo al fermo pesca obbligatorio. Tale provvedimento, secondo quanto riferito dalle autorità, ha apportato notevoli vantaggi alle comunità di pescatori dell’area ionica, migliorando la flessibilità operativa delle imprese del settore ittico e favorendo una maggiore sostenibilità economica per le popolazioni locali coinvolte.

La sperimentazione del 2025 potrebbe rappresentare l’ultimo banco di prova prima di una definitiva regolamentazione. Attraverso il monitoraggio scientifico previsto nei prossimi mesi, sarà possibile raccogliere dati essenziali per valutare l’effettivo impatto ambientale di questa attività e progettare un sistema di gestione sostenibile. L’obiettivo, come sottolineato dagli esperti del Ministero, è duplice: tutelare gli equilibri marini e garantire la stabilità economica delle comunità costiere.

Il provvedimento è stato accolto con entusiasmo anche dal senatore Ernesto Rapani, figura chiave nel dialogo tra le istituzioni e le comunità di pescatori. “La decisione del Ministero rappresenta un’importante vittoria per il nostro territorio e per i lavoratori del mare,” ha dichiarato Rapani. “Si tratta di un segnale di attenzione verso un settore che, pur essendo strategico, ha vissuto anni di difficoltà e incertezze.”

La pesca del bianchetto non è soltanto una tradizione profondamente radicata nella cultura locale, ma costituisce anche una risorsa economica vitale per le flotte locali. L’autorizzazione alla sperimentazione offre la possibilità di testare un modello innovativo che, qualora i risultati attesi venissero confermati, potrebbe garantire una maggiore stabilità per i pescatori, con un approccio rispettoso degli equilibri marini.

Le prossime settimane saranno determinanti per monitorare i risultati ed acquisire le evidenze scientifiche necessarie a supporto di una regolamentazione futura. Sebbene si attenda un bilancio complessivo, questa iniziativa è accolta positivamente come un potenziale punto di svolta per la marineria calabrese, promettendo nuove prospettive di crescita economica integrate con la sostenibilità ambientale.

 

 

 

 

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