
Ritrovato a settembre lungo l’argine che lambisce progressivamente il capoluogo bruzio, Rende e Zumpano.
Il cadavere appariva in avanzato stato di decomposizione e la morte riconducibile ad almeno tre settimane prima.
L’esame autoptico non ha rilevato nulla di significativo.
Vani gli sforzi compiuti dai carabinieri e altrettanto scrupolose ma senza successo le indagini disposte dalla Procura.
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