COMITATO RESIDENTI DI VIA DE FILIPPO, IN CUI RIPORTANO IL LORO DISAGIO, ANCORA SENZA SOLUZIONE.

Ancora si aspetta che qualcuno provveda alla messa in sicurezza del torrente Brello, in località San Cataldo, ma, nel frattempo, gli abitanti del quartiere dormono ai piani alti per il timore di altre esondazioni, come quella occorsa il 28 novembre scorso e che ha causato gravi danni alle abitazioni ed alle cose. A valle del torrente c’è un vero e proprio “tappo”, un muro che, dicono i residenti, “fortunatamente è crollato ed ha permesso alla massa di acqua e fango di farsi strada fino al mare”. Ma quella barriera, una sorta di piccola diga, è stata prontamente ricostruita grazie, si sfogano i cittadini, “all’intervento di tecnici-progettisti specializzati nel settore della tutela dei fiumi e di ditte perfezionate nella celerità di esecuzione dei lavori”. Ed aggiungono, ironici: “ Speriamo che da domani in poi, grazie alle competenze degli intervenuti, ceda qualche altro muro, magari più fragile, con l’auspicio che gli specialisti non intervengano ad ulteriori consolidamenti”. La paura è tanta: “Siamo alle prime vere piogge d’inverno. Purtroppo ci aspettiamo altri episodi di inondazioni”. Ma il Comune? “Pare – scrivono i cittadini in una nota stampa – che il responsabile locale della protezione civile, sollecitato dalla sezione regionale di Catanzaro, abbia risposto, dall’alto delle sue note competenze tecniche in materia di protezione civile, che provvederà a pulire il torrente appena lo stesso sarà asciutto ed appena avrà districato la complessa matassa della normativa che consente l’edificazione dei muri sui torrenti”. Ma come fa un torrente ad asciugarsi con piogge quotidiane ed intermittenti seppur, fino ad oggi, di lieve entità? “Ci stiamo allenando – confermano sarcastici gli abitanti di Via De Filippo –alla “danza della siccità”, sicché il responsabile della protezione civile può comunque dormire sonni tranquilli: come promesso, dormiremo tutti ai piani superiori”.

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