Il lavoro organizzativo, che c’è dietro al tanto atteso appuntamento estivo della tradizionale Festa di San Rocco, é sempre più certosino e curato nei minimi dettagli. Una sfida la cui asticella si innalza ogni anno e che tiene unito un gruppo di amici e amiche che si dedicano forti di un legame indissolubile alla manifestazione, senza badare a tempo e sacrifici.
Si tratta di un impegno che parte da molto lontano, dallo scorso mese di marzo questa volta, e che vede il lavoro appassionato e costante di tantissimi e scrupolosi volontari, che affiancano Don George, parroco della Chiesa del Cristo Re.
Anche quest’anno il comitato di festa si è superato sia nella raccolta di fondi da parte di fedeli, turisti e preziosi sponsor, che anche nel pianificare in modo preciso ad una due giorni religiosa e ludica di grande pregio.
L’organizzazione della festa di San Rocco punta, innanzitutto, alla valorizzazione della manifestazione e in particolare dei luoghi bellissimi e significativi che la caratterizzano, perché diventi sempre più un momento religioso attrattivo per la comunità locale e per i tanti turisti, che attendono la festività con sempre molto piacere.
Per il 2024 si sono manifestate alcune criticità circa le regole rigorose imposte dalla Capitaneria di Porto, riguardo la suggestiva processione a mare. Nello specifico sul numero limitato di persone autorizzate a salire sui pescherecci e sugli orari, in particolare sul rientro del corteo prima del calare del sole.
Le ragioni sono esclusivamente concentrate sul piano della sicurezza a mare. Il Comitato di Festa e Don George sono già pronti con spirito e senso di responsabilità e abnegazione per il prossimo anno, a fare tesoro dei cambiamenti sul piano organizzativo, sposando nel migliore modo possibile il rispetto delle regole e tradizioni, trovando il più sincero equilibrio.
A chi scrive, tra i pochi privilegianti quest’anno a salire a bordo del peschereccio Annibal, che ha ospitato la statua di San Rocco, non é dispiaciuta la processione a mare in orario pomeridiano. Molto riconoscibile dai tantissimi – vi assicuro centinaia di persone – che hanno assistito dal litorale al passaggio del corteo di barche.
Per le coreografie dei fuochi di artificio si potrebbe pensare agli appositi fuochi colorati, in uso di giorno, o ancor meglio di concentrarli in serie al rientro all’imbrunire rendoli così riconoscibili, in una sorta di continum, senza che il peschereccio ospitante si fermi, oppure solo per quelli sul lungomare di esploderli quando la statura da terra rientrerà nuovamente in chiesa.
L’obiettivo dichiarato da Don George e dal Comitato di Festa é continuare nel solco già tracciato, visto anche il successo delle ultime edizioni, in piena sintonìa con la comunità, a partire da quella storica dei pescatori.
I festeggiamenti per San Rocco, momento fondamentale nel calendario di ogni cariatese e turista, sono cresciuti di qualità e di quantità, divenendo un evento di livello assoluto per tutto il territorio locale e circostante, adesso, bisogna continuare e migliorare ancora.
Nicola Campoli
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