La comunità cariatese suscita sempre in chi scrive un susseguirsi di belle e coinvolgenti emozioni. Ecco dunque la mia non vuole certo essere una formale sottolineatura. In tal caso lascerei perdere. Al contrario, il piacere di testimoniare un territorio sempre più vivo e accogliente.
Tutto ciò é foriero di un sentimento che inevitabilmente porta il sottoscritto a confermare quanto Cariati ha ancora tanto da esplodere in termini di identità e voglia di fare, mostrando così il suo lato positivo.
In questi giorni di festa, legati alla settimana santa che scandisce i riti pasquali, la Chiesa del Cristo Re, guidata dal sempre attivo e operoso parroco don Mosé, ha messo in scena alcune piacevoli iniziative di carattere religioso e dal significato simbolico e profondo.
L’insieme degli eventi ha segnato il desiderio per i tanti protagonisti di regalare delle belle immagini ai parrocchiani e non solo, vista anche la presenza a Cariati in questa settimana di non pochi turisti sempre pronti a cogliere le novità.
Alle rappresentazioni ha assistito un nutrito pubblico di spettatori che ha avuto modo di apprezzare le spiccate coreografiche che non sono state semplici nella loro realizzazione. Insomma momenti del genere solidificano relazioni e legami che in fondo sono una forza su cui può contare Cariati.
Dispiace poi che la dedizione e l’impegno profuso dai molti deve fare i conti con atti vandalici compiuti nei giorni scorsi ai danni, ad esempio, di una delle centraline del Wi-Fi presenti sul lungomare.
Non si può che fare appello alle forze sane del territorio che devono sempre più affermare e salvaguardare il bene comune, al cospetto di un male che non deve trovare terreno fertile. Che va sconfitto con la fermezza di tutti, custodendo i valori etici e morali di una comunità che ha l’obiettivo di fare sempre meglio.
Infatti, eventi come quelli cui si é assistito nel corso dei riti pasquali, per non dimenticare quelli del recente e entusiasmante Carnevale organizzato sul lungomare dall’associazione commercianti locali, devono, altresì, avanzare e rappresentare la e.
Speriamo che ciò avvenga. Ma non possiamo fare a meno di evidenziare che serve compattezza e coraggio per sconfiggere chi vuole il “male” di Cariati. Per il semplice fatto che qualcosa gli sia andato storto. Allora se, infatti, le parole sono pietre, i simboli sono macigni. Avanti così Cariati.
Nicola Campoli
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