CALABRIA IN CRISI: TRIDICO AVVERTE SUL FUTURO INCERTO E LE SFIDE DELLA SOSTENIBILITÀ PREVIDENZIALE

Pasquale Tridico

Antonio Loiacono

L’intervista a Pasquale Tridico, pubblicata sulla Gazzetta del Sud il 26 agosto, offre un’analisi penetrante e preoccupante della situazione socio-economica della Calabria e del Sud Italia. Tridico, ex presidente dell’Inps ed attuale europarlamentare del M5S, ha espresso un quadro critico della regione, mettendo in luce una crisi demografica e strutturale che rischia di compromettere il futuro di quest’area del paese.

La situazione delineata da Tridico è tutt’altro che rosea. Il rapporto tra lavoratori e pensionati in Calabria, dove c’è un pensionato per ogni lavoratore, rappresenta un dato allarmante rispetto alla media nazionale di 1,4. L’analisi di Tridico convoca l’attenzione su tassi preoccupanti di invecchiamento della popolazione ed un bilancio previdenziale insostenibile, in cui il numero di pensionati continua ad aumentare senza una corrispondente crescita dei lavoratori. Questa circostanza discende da una crescente emigrazione giovanile, che riflette la ricerca di opportunità migliori altrove e lascia la regione impoverita in termini di capitale umano. Uno scenario che non solo mette in difficoltà la sostenibilità del sistema previdenziale, ma rischia anche di perpetuare un ciclo di declino economico e sociale.

Tridico sottolinea come la mancanza di politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia, insieme alla carenza di servizi pubblici essenziali come asili nido, sanità e trasporti, stia contribuendo al problema. La mancanza di tali servizi non solo ostacola la crescita della natalità, ma spinge anche le giovani famiglie a cercare opportunità migliori altrove, aggravando ulteriormente la situazione demografica.

Il dibattito sull’Autonomia differenziata è un altro punto cruciale dell’intervista. Tridico critica l’idea che parte delle risorse fiscali del Sud venga trasferita al Nord, sottolineando che la solidarietà nazionale è essenziale per bilanciare le disparità regionali. Egli sostiene che la gestione delle competenze previdenziali deve rimanere centralizzata per garantire una redistribuzione equa delle risorse, evitando ulteriori divisioni tra Nord e Sud.

Un aspetto rilevante del discorso di Tridico riguarda l’economia informale e l’evasione fiscale, che aggravano la crisi. L’alta percentuale di lavoro nero riduce le entrate fiscali e previdenziali, mantenendo bassi salari e condizioni di lavoro precarie. Tridico propone di investire in settori produttivi e ad alta tecnologia per stimolare l’occupazione e migliorare la qualità dei salari, sottolineando che tali investimenti sono cruciali per la sostenibilità economica e previdenziale della Calabria.

L’intervista di Tridico rappresenta una riflessione profonda sulle sfide strutturali che affronta la Calabria e il Sud Italia. Le sue osservazioni offrono spunti preziosi per una riforma complessiva che deve affrontare non solo l’inefficienza dei servizi pubblici e la crisi demografica, ma anche la necessità di un’equità regionale e di una lotta efficace contro l’evasione fiscale. Senza interventi mirati ed una visione a lungo termine, la Calabria rischia di restare intrappolata in un ciclo di declino difficile da spezzare.

In questo contesto, è evidente che la responsabilità di rispondere a queste sfide spetta a tutti i livelli della società. I decisori politici devono adottare politiche concrete e inclusive per attrarre e trattenere le persone, mentre i cittadini devono partecipare attivamente ad un dibattito costruttivo. Senza interventi mirati ed una visione a lungo termine, la Calabria rischia di restare intrappolata in un ciclo di declino economico e demografico difficile da spezzare.

 

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