FONTE: IL CIROTANO.IT 13.11.2012 La notizia se confermata è davvero allarmante esordisce Pietro MOLINARO presidente di Coldiretti Calabria nel commentare liniziativa dellUnione Europea che ha proposto di mettere al bando o di limitare fortemente alcuni ingredienti essenziali per distillare la maggior parte dei profumi. La motivazione addotta è che producono allergie. Tra questi riferisce MOLINARO vi è lessenza di bergamotto che la stessa Unione Europea dopo averla classificata DOP, in modo contraddittorio adesso la vuole danneggiare. I beneficiari di tale provvedimenti sarebbero le lobby-multinazionali della chimica che, alla naturalità e genuinità preferiscono le alchimie e le formule di laboratorio per portare avanti progetti egemonici di essenze sintetiche da utilizzare come fissatori nei profumi. La storia si ripete: il bergamotto, frutto che si produce esclusivamente in una bene identificata area della provincia di Reggio Calabria, da cui si estrae lessenza utilizzata nella profumerie ed in altri svariati utilizzi, che già a causa di fantasiose ricostruzioni tra fine anni 80 e inizi del 90 aveva ricevuto una mazzata, ora dopo che i produttori si sono rimboccati le maniche rilanciando la coltura e la preziosa essenza con notevoli investimenti, cè il concreto rischio di una seconda mazzata che può essere fatale: un sonoro schiaffo mollato alla Calabria, unica produttrice nel mondo di Bergamotto. Se questo accadesse, dovremmo registrare una gravissima perdita per la nostra economia e per il paesaggio della costa reggina e si darebbe ragione ai predoni dellidentità che lavorano nellombra per fare affari, artefici di un mercatismo senza regole che vuole lomologazione. Ad onor del vero prosegue MOLINARO le più note case produttrici di profumi sono insorte, parlando, se venisse portato avanti questo disegno, di fine dei preziosi balsami e di mostruosità aberrante. Tra laltro, le fragranze naturali e tra queste il bergamotto, nella storia solo in 15 casi hanno causato leggere allergie. Noi afferma MOLINARO vogliamo credere in una Europa che opera in un contesto di regole certe a salvaguardia dei beni comuni e dello sviluppo sostenibile dei territori rispettandone la loro vocazione e che ancora sappia riconoscere il valore strategico del made in Italy. Certamente conclude occorre tenere alta lattenzione su questa vicenda che danneggia tutti attivando le necessarie ed indispensabili contromisure.
Views: 1
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.