ANCHE IL MEETING EUROMED RISCHIA DI SPARIRE

CARIATI – Ci risiamo. Nella sciagurata Calabria “infelix” ci si continua farsi male da soli: la nona edizione 2010 del Meeting Euromed, cioè quel grande, giovane coacervo di culture e di identità europee e mediterranee che ogni anno si davano appuntamento nella Sibaritide, a Cariati in particolare, rischia seriamente di saltare. Intermini brutali, potrebbe interrompersi una delle iniziative socio-culturali giovanili più originali organizzate nella Calabria ionica ed in tutto il Meridione. Il motivo? Non ci sono soldi. Il Comune di Cariati, recita una nota stampa, al quale Otto Torri Sullo Jonio, l’associazione europea organizzatrice dell’evento, “è profondamente grata per aver investito idee e risorse nella ripresa del Meeting Euromed (occorsa nel 2008) non può, da solo, continuare a sostenere tutti i costi principali di una manifestazione che, da 12 anni, continua a qualificare la Calabria intera”. “Il sostegno morale e l’apprezzamento ribaditi di anno in anno da parte delle massime istituzioni europee ed italiane, in primis dal Capo dello Stato, hanno rappresentato – conferma di Otto Torri – tanto per noi, quanto per le amministrazioni comunali che ci hanno sostenuto, quella di Cariati in modo particolare, un momento di orgoglio e uno stimolo autentico a proseguire superando ostacoli oggettivi di ogni natura, soprattutto di ordine finanziario. L’esigenza, per noi fisiologica, di continuare a migliorare, anche quest’anno la proposta e l’offerta complessiva del Meeting e della Scuola Estiva in Management dell’Identità, ci impone di essere chiari, pubblicamente, con quanti ci continuano ad essere vicini, credendo negli obiettivi e nelle finalità di questo progetto intelligente nato dal basso”. Se non dovessero esserci altre fonti di finanziamento, diverse dall’impegno già confermato dal sindaco cariatese Filippo Giovanni Sero, Otto Torri sullo Jonio dovrà, purtroppo, rinunciare, con amarezza, al Meeting Euromed, riponendo nel cassetto i successi, i risultati, e la grande esperienza acquisita in tutti questi anni nel territorio. Ma “il Meeting non può morire”. L’accorato appello è rivolto alle istituzioni sovracomunali, alle province di Crotone e di Cosenza, alla Regione Calabria, al governo nazionale: “Adottate questa sfida, dieci anni fa nata come generazionale, ma divenuta oramai, a tutti gli effetti politica ed istituzionale”. Ai rappresentanti del popolo sovrano di questo territorio, Otto Torri chiede “un gesto di sensibilità, di riconoscimento, di stima, ma anche, a questo punto, di coraggio, rispetto al notevole impegno profuso fino ad oggi nella speranza di poter contribuire a costruire l’immagine di una Calabria migliore”.

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