“ALL’ONDA DEL MARE”; TANTE EMOZIONI, NELLA RAPPRESENTAZIONE AL CASTELLO DI S. SEVERINA

di Assunta Scorpiniti
Posso dire davvero che, fra le tante forme di scrittura ho praticato in oltre trent’anni, quella teatrale la amo particolarmente, per la sua magia di trasformare, sulla scena, la parola in vita, rendendola ancora più forte e suggestiva. 
Una magia che, con emozione e la gioia di un bel consenso da parte del pubblico, ho visto rinnovare nella Giornata Internazionale della Donna, con la rappresentazione del mio testo teatrale “All’onda del mare. Storia di donna in un borgo di Calabria” (Ferrari 2012) presso il Salone della Scuderia del Castello di Santa Severina (KR), con la regia e l’interpretazione di Imma Guarasci. 
Immensa Imma, per come ha portato sulla scena la protagonista Caterina, e la vicenda vera di un naufragio che ha sconvolto la comunità marinara di Cariati nel 1947, ma anche (l’ho spiegato nel Prologo), il sentimento e la forza della donna universale di fronte alle “tempeste” della vita, di cui la stessa Caterina è simbolo. 
Imma è stata infatti di grande presenza scenica e in continua interazione con le immagini cinematografiche girate da Nicola Labate sul mare di Cariati con la partecipazione straordinaria, in veste di attori, dei pescatori della famiglia Zolli; e bravissima, nella vibrante interpretazione del monologo che dalla prima all’ultima battuta ha calamitato l’attenzione del pubblico. 
Un monologo evocativo, per scelta narrativa, di personaggi, consuetudini, situazioni di un intero mondo di lavoro e di pesca, richiamato anche attraverso gradazioni di colori e di luci (a cura di Liborio Salerno) che lo hanno restituito nelle notti di luna, nelle scene di bufera, nei tramonti di attesa sulla riva del mare, altro grande protagonista del testo. 
Il tutto reso ancora più intenso dalle atmosfere musicali create sulla stessa scena da Paolo Presta, bravissimo autore della colonna sonora inedita e versatile interprete dei personaggi maschili. 
Non posso che ringraziare con tutto il mio cuore: Imma Guarasci, per prima, per l’interpretazione, la regia sapiente, per aver tanto creduto in un testo da cui è nata una grande amicizia e con il quale, tra l’altro, ho inteso offrire un piccolo compendio di culture e storie del nostro mare; l’associazione “Maschera e volto” che ha prodotto l’allestimento; Paolo, Liborio (siamo una piccola, grande squadra!); il sindaco di Santa Severina Lucio Giordano per la squisita accoglienza e per aver voluto, con la direttrice artistica di “Castelfiaba”, Lucia Bellassai, il nostro spettacolo l’8 marzo, in abbinamento a un importante convegno su “L’empatia e il coraggio delle donne di fronte alla malattia”; la promotrice del progetto in quella sede, Maria Faragò. Soprattutto il bellissimo pubblico, che ci ha dimostrato apprezzamento e affetto.

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