ALL’IIS DI CARIATI DUE MOSTRE FOTOGRAFICHE PER “LIBRIAMOCI”

Al via “Libriamoci” presso il Liceo Scientifico e l’IPSIA di Cariati, diretti dal prof. Franco Murano. Per la manifestazione dedicata alla promozione della lettura, che si svolgerà in tutta l’Italia dal 22 al 27 ottobre, sono previste varie iniziative tra cui l’esposizione di due mostre di fotografie d’epoca legate all’antropologia del luogo, curate dalla scrittrice e ricercatrice Assunta Scorpiniti.

 La prima, “Storie e immagini della Calabria altrove. Tre generazioni di  emigrati nel cuore dell’Europa”, dedicata al tema attualissimo delle migrazioni  racconta, in un percorso fotografico e testuale che va dalla fine degli anni Cinquanta del Novecento, ad oggi, la dirompente epopea migratoria che ha portato (e continua a portare) in terra tedesca migliaia di persone di Cariati e del territorio.

 La seconda, intitolata “Famiglie e barche della comunità marinara di Cariati. Un’identità mediterranea”, racconta il mondo della pesca, nell’evoluzione storica, negli aspetti socio-culturali e nelle caratteristiche che accomunano le località mediterranee, come Cariati, che hanno nel mare una fonte di vita.

Tutto ciò, nelle scelte dell’Istituto superiore, rispecchia uno dei temi di “Libriamoci” di quest’anno, legato all’Anno Europeo del Patrimonio Culturale: scegliere letture che facciano a riscoprire la nostra arte, i paesaggi, i monumenti e tutto ciò che consideriamo cultura.

Le mostre, spiega  a riguardo l’autrice, “sono documentari visivi, oltre che per il corredo di testi, perché utilizzano l’immagine come narrazione, cioè come canale utile a decifrare e interpretare  una storia e una  cultura che, in questo caso, appartengono al vissuto familiare e sociale dei giovani studenti che frequentano queste scuole ”.

È anche importante, spiega ancora Assunta Scorpiniti, che attraverso la lettura immediata dei temi, possibile con questo strumento, i ragazzi possano scoprire ciò che il mare e i passaggi migratori rappresentano  in termini  di risorsa, di sopravvivenza, di cultura, di convivenza  per una comunità e fra  diverse popolazioni;  e questo ha particolare valore in tempi dominati dalla superficialità e dal pregiudizio”.

L’iniziativa è stata per questo molto apprezzata dal dirigente Murano e dai docenti delle scuole, che vedono in essa anche un’opportunità, per gli studenti, di riflettere sulla storia umana e su fenomeni del mondo contemporaneo.

Le due opere,  frutto di appassionate ricerche antropologiche, sono state già presentate con successo  in esposizioni locali, in molte scuole, in eventi regionali, al salone internazionale del Libro di Torino e all’estero, a cura degli Istituti Italiani di Cultura di Stoccarda e Bruxelles.

Concetta Cosentino

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