ALBA INFUOCATA A SCALA COELI: INCENDIO DEVASTANTE MINACCIA IL “CASTELLO” MEDIOEVALE

Scala Coeli (particolare dell'incendio all'interno del "Castello")

■Antonio Loiacono

Alle prime ore dell’11 giugno 2024, Scala Coeli è stata improvvisamente svegliata dall’inferno delle fiamme che hanno minacciato non solo il paesaggio ed alcune abitazioni, ma anche il prezioso patrimonio storico del “Castello”, risalente all’epoca dell’imperatore d’Oriente, Niceforo (IX sec.), di proprietà della famiglia Maiorano.
Tutto ha avuto inizio quando il sindaco, Giovanni Matalone, intorno alle 4, ha lanciato l’allarme riguardo ad un incendio che si era sviluppato in località “Madonna del Carmelo”. I vigili del fuoco, prontamente intervenuti, sembravano aver domato il fuoco e ristabilito la pace nella zona. Tuttavia, ben presto l’incendio ha ripreso vigore, propagandosi lungo un dirupo fino a minacciare le abitazioni circostanti.
Una seconda volta i vigili del fuoco sono dovuti intervenire, questa volta per proteggere le abitazioni minacciate ed il “Castello”, vero gioiello storico di Scala Coeli. Le fiamme, in quest’ultimo, alimentate dal legno secolare delle travi, si sono rapidamente propagate all’interno dell’antica costruzione, mettendo a rischio la sua integrità e la sua storia.
Grazie al tempestivo intervento delle squadre antincendio, il rogo è stato alla fine domato, ma non senza aver lasciato il segno sia sulla macchia mediterranea circostante sia sul prezioso Castello. Le sirene delle autobotti ed il blu dei lampeggianti hanno illuminato la notte, testimoniando l’importanza e la delicatezza dell’operazione di spegnimento.
Oggi, mentre la calma è stata ristabilita, rimane il dolore per i danni subiti dalla comunità di Scala Coeli e per la perdita di parte della sua eredità storica. Tuttavia, la determinazione e la solidarietà dimostrate durante l’emergenza sono la testimonianza del valore e della capacità di reagire di fronte a difficoltà di questa comunità, unita nella lotta contro le avversità della natura.
L’incendio ha, però, innescato una riflessione urgente sulla gestione e pulizia delle aree boschive e sulle misure di prevenzione degli incendi nella zona. La popolazione locale e le autorità sono ora chiamate a considerare attentamente come migliorare la sicurezza e proteggere il patrimonio naturale, storico e culturale del piccolo paese.
In particolare, la richiesta di maggiore pulizia delle “timpe” intorno a Scala Coeli, ed in particolare l’accento sull’importanza di estendere queste attività di prevenzione anche alle aree più remote ed ancora accessibili come il vecchio cimitero, rappresenta una priorità che non può essere trascurata. La presenza (all’interno del luogo sacro) di vegetazione densa e secca, che non viene bonificata da almeno 20 anni, costituisce un serio rischio in caso di ulteriori ed eventuali incendi.
Se il fuoco si fosse diffuso verso est (rispetto al “Castello”) come ipotizzato, l’antico cimitero avrebbe potuto rappresentare un terreno particolarmente favorevole all’espandersi delle fiamme, mettendo a dura prova le risorse limitate e la scarsa organizzazione dei vigili del fuoco intervenuti a Scala Coeli!
È essenziale che le autorità locali mettano in atto misure efficaci per mantenere pulite e sicure le aree boschive ed i siti storici circostanti, al fine di prevenire situazioni di emergenza come quella appena vissuta. La sensibilizzazione della comunità locale, insieme a strategie di gestione sostenibile del territorio ed all’implementazione di piani di emergenza adeguati, sono passi fondamentali per proteggere Scala Coeli da futuri rischi di incendi e preservare il suo ricco patrimonio naturale e culturale.

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