a teatro festa dell’integrazione rumena

CARIATI – Una volta erano gli extracomunitari che arrivano dall’est dopo la caduta del comunismo, e per di più rumeni, che il pregiudizio comune identificava con i “röm”, ed in genere con le popolazioni nomadi, in una parola, gli zingari. Ora che si sono perfettamente integrati, complice anche le comuni radici della lingua, e che sono diventati cittadini d’Europa, le comunità rumene in Calabria rappresentano una fora lavoro imponente, senza la quale molte delle nostre attività tradizionali, come l’agricoltura, sarebbero definitivamente sparite. A Cariati i rumeni sono 507 (420 fra i 18 ed i 75 anni e 87 fino ai 17) e rappresentano la maggiore comunità “straniera” della nostra città: quasi il 20% della popolazione. I concittadini rumeni si sono organizzati in associazione, si chiama “Euromania” e sembra che questo sia il primo esempio in tutto il Meridione. Così per questa sera, grazie alla collaborazione attiva dell’amministrazione civica, e con il patrocinio della provincia di Cosenza, la comunità rumena mette in scena, presso il Teatro Comunale, alle 18, la prima edizione della “Primavera Rumanesca”, un evento artistico ed identitario che bene si sposa con la politica scelta dal governo locale che proprio sulle “radici” fonda buona parte della sua azione amministrativa: non è un caso, dunque, se la prima forma di associazionismo nasce proprio a Cariati. La manifestazione non poteva certamente lasciare indifferente chi delle contaminazioni interculturali ha fatto una scelta di vita: “Questo – dice l’assessore alla cultura Cataldo Perri, noto interprete e ricercatore di musica etnica – è un momento storico per la nostra comunità. Quella degli amici rumeni di Brasov, rinomata città rumena, è la prima associazione culturale di immigrati e forse la prima nel meridione d’Italia, a costituirsi nella terra ospitante. Cariati, città aperta agli immigrati, guarda a questo fenomeno con lo sguardo della memoria e della recente storia dei propri emigranti e non può che promuovere iniziative come queste, volte a far sentire meno la solitudine, l’emarginazione e la lontananza dalla propria terra di origine”. Il programma dell’evento, organizzato in stretta sinergia con la Presidente dell’Associazione “Euromania”, Rodica Giacco, con la segretaria Mariane Onat, con gli amministratori cariatesi e l’assessore provinciale Leonardo Trento prevede, dopo i saluti istituzionali ed un dibbatito sui temi dell’integrazione, una performance di danza popolare rumena con i tipici costumi tradizionali. Per la “Primavera Rumanesca” è in cartellone il concerto dell’orchestra popolare di Brasov, già a Cariati da ieri sera, che eseguirà le tipiche ballate della “Doina” e della “Fecioresti”, ritmi e melodie che richiedono straordinaria virtuosità, assai amati dal sommo musicista Béla Bartók In chiusura si assisterà alla proiezione di un video sui monumenti e le bellezze storico-paesaggistiche della Romania, così lontana ma così vicina alla sensibilità dei calabresi.

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