
Il turismo del vino, e più in generale quello delle tradizioni, della memoria storica, delle produzioni e del paesaggio non soltanto non conosce flessioni ma si conferma essere segmento in costante crescita. A tutto beneficio di quei territori che su questa via investono per tempo, con convinzione e con attenzione nuova al proprio patrimonio. La squadra di governo che ho lonore di guidare è sempre più convinta della direzione intrapresa in questi anni. A confermarcelo sono ancora una volta lentusiasmo e la soddisfazione che registriamo nellinteresse di quanti, proprio come le studentesse dellUniversità fondata da Slow Food accolte ieri ed armate di block notes e curiosità, trasmettono un messaggio inequivocabile: è con la propria identità che Cirò emoziona ed attrae. Ed è su questo patrimonio che dobbiamo continuare a costruire il nostro sviluppo, turistico ed economico. E quanto ha dichiarato Mario CARUSO, Sindaco di Cirò, accogliendo ieri la delegazione Slow Food al Museo della Civiltà Contadina e del Vino. DA CARIATI A CIRÒ. È stata un successo la 3° giornata, nel basso ionio cosentino e nellalto crotonese, degli studenti dellUniversità di Scienze Gastronomiche (UNISG) di Pollenzo Bra (CN), ospiti della Condotta Slow Food Sibaritide Pollino. Al famoso cantiere navale cariatese dei Maestri dAscia, accompagnati dal Prof. Damiano MONTESANTO, socio Slow Food, sono stati accolti dal proprietario Antonio MONTESANTO. Questi ha illustrato storia e lavoro della costruzione delle barche a legno. Il vicesindaco di Cariati Leonardo MONTESANTO ha portato dellAmministrazione Comunale. Il viaggio alla scoperta del terroir è proseguito verso CIRÒ MARINA. Qui, la delegazione di donne col pallino della gastronomia, è approdata allazienda vitivinicola IUZZOLINI. Ad accoglierli cera il titolare della rinomata azienda, Antonio IUZZOLINI. Dalla visita ai vitigni alle spiegazioni tecniche sulla vitivinicoltura, le ragazze sono state letteralmente rapite, in particolare la studentessa proveniente dalla Corea del Sud. Infine la degustazione: dal bianco al rosato al rosso. DA CIRÒ MARINA A CIRÒ. Dalla costa alla collina, lungo i vigneti di uno dei terroir più noti al mondo. Il tour gastronomico è approdato nella Città del Vino e di Lilio, linventore del Calendario Gregoriano. Ad accoglierli cerano il Sindaco Mario CARUSO ed il vicesindaco Francesco PALETTA. Ospitati a pranzo presso lOSTERIA AQUILA DORO, segnalata da Slow Food, tra la degustazione di piatti della memoria, gli speciali ospiti hanno avuto lopportunità, insieme alla signora Elisabetta CARIATI, proprietaria del locale, di cimentarsi nella preparazione artigianale del pane e delle famose pitt cur jit. Alle studentesse, infine, è stato mostrato come costruire cestini in vimini. La dimostrazione è stata allietata dal suono della chitarra battente dellartista-artigiano Turuzzu CARIATI, un uomo-monumento che ha incantato tutti con una serie di detti e filastrocche di antica memoria e intatta saggezza popolare. Al ritorno nuova tappa a Cariati, in spiaggia, poi nel centro storico col gelato artigianale di Luigi FORTINO e cena insieme a Ferdinando DI LEO, sindaco di Rocca Imperiale che ha omaggiato le studentesse con i pregiati limoni IGP. MA LA CALABRIA È TANTE COSE. Non solo mare e centri storici. Anche campagna e montagna. Ed ecco perché nella giornata di oggi, GIOVEDÌ 11, quarto giorno del tour coordinato da Cristiana SMURRA e Renato NASSINI, il focus del Master in FOODCULTURE & COMMUNICATIONS (quello seguito dalle 10 studentesse dellUNISG), è andato alla scoperta dellentroterra agricolo della Sibaritide, ai piedi della Sila Greca. I protagonisti della giornata sono stati la ricotta fatta al momento e la Podolica dellazienda SULLA di Vincenzo BRUNETTI nel territorio di PALUDI con le clementine dellAzienda BIOSMURRA nella magica Valle del Colognati, a Rossano. Domani, VENERDÌ 12, sarà lultimo dei 5 intensi giorni del programma. Si chiuderà a SARACENA PAESE DEL MOSCATO PASSITO dove le studentesse, avranno loccasione di ammirare il pianoro di NOVACCO a 1315 metri e di gustare il celeberrimo Moscato Passito e le Lenticchie di Mormanno, entrambi Presidi Slow Food.
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