Un originale allestimento nato collaborazione tra lattrice e regista Imma Guarasci e la scrittrice Assunta Scorpiniti Allonda del mare. Storia di donna in un borgo di Calabria, il testo teatrale di Assunta Scorpiniti, già rappresentato con successo, con la regia e linterpretazione di Imma Guarasci, presso il Teatro dellAcquario di Cosenza, sarà riproposto il prossimo martedì 9 giugno, presso il Polifunzionale dellUniversità della Calabria nellambito della rassegna Microteatro DAM. Uninteressante collaborazione al femminile, per un allestimento realizzato con una contaminazione di linguaggi (teatrale, cinematografico, fotografico e documentario), che ridona forza simbolica al testo letterario di stile naturalistico. Il testo, scritto nel 2012 e pubblicato da Ferrari Editore, è infatti nato da una ricerca antropologica sullidentità mediterranea della Calabria, con il quale Assunta Scorpiniti ha inteso raccontare il sentimento universale dellessere donna, mediante una storia vera e un mondo ricostruito ascoltando tante voci del mare; quel mare, aggiunge lautrice, che oggi conosce altri sguardi di donne, nei tragitti drammatici dei migranti . Imma Guarasci lo ha portato in scena con una regia sapiente, fatta di scenografie simboliche riecheggianti dimensioni legate a sentimenti senza tempo, atmosfere acustiche, la continua interazione con il video per creare una commistione di tempi e di spazi; soprattutto facendo rivivere Caterina, la protagonista del testo, con grande intensità interpretativa. La sua storia è quella di una donna della comunità marinara di Cariati; nel monologo, ma anche con le movenze, gli stati danimo, la figura avvolta nella veste a cinta, labito tradizionale cariatese dellepoca (il secondo dopoguerra), ella racconta il suo percorso di moglie, nello speciale rapporto con il mare e in continuo dialogo con la luna, costituendo, spiega la stessa autrice, una triade unita dalla capacità di supportare lesistenza e dalla forza generatrice. Le fasi sono quelle che accompagnano l attesa sulla riva scrutando lorizzonte e sperando nel ritorno del marito e del figlio, colti in mare da una tempesta improvvisa; quelle drammatiche del naufragio dellimbarcazione, e quelle, finali, del ritrovamento degli affetti e del rinnovo del patto di amicizia tra la donna e gli elementi naturali, che, con lei, rendono possibile il miracolo della vita. Lallestimento è impreziosito dalla partecipazione del fisarmonicista Paolo Presta, che con il gruppo I Musicanti del vento ha creato linedita colonna sonora Navigare; dalle splendide immagini di scena realizzate dalla fotografa Stefania Sammarro, che il 9 giugno saranno in mostra presso la sala dellUNICAL; dallapporto tecnico di Nicola Labate; dalla partecipazione dei pescatori cariatesi Leonardo Zolli, Giuseppe Zolli, Cristoforo Zolli, Leonardo Zolli jr, del piccolo Cristian Scorpiniti e dei lavoratori del peschereccio Maria Margherita, straordinari interpreti di brani della parte cinematografica e documentaria di un originale esperimento drammaturgico, in cui la ricerca antropologica si coniuga con il teatro sociale e di ricerca.
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