Non è la prima e non sarà sicuramente l’ultima, la storia di Christian Selvaggi uno dei tanti cervelli in fuga che dalla Calabria trovano lavoro all’estero.
A raccontarla è Il Fatto Quotidiano che ha l’ha intervistato. Nato a Cariati, Christian ha studiato ingegneria all’Unical.
“Sono molto fiero del percorso fatto, il problema è che in Italia, dopo la laurea, sei abbandonato a te stesso”.
Da lì iniziano gli stage in provincia e gli spostamenti all’estero.
“Dopo tre mesi a Vulnius ho deciso di riprovare in Italia – racconta Christian -. Dopo aver mandato 4 mila curriculum sono riuscito ad ottenere un colloquio da un consorzio di Roma”.
Tra umiliazioni da parte dei colleghi e tra un datore di lavoro che “avrebbe voluto essere pagato per tutto quello che gli stava insegnando”, decide di partire e andare a Stoccarda.
“Mi sono rimboccato le maniche. Ho trovato uno stage e ho imparato il tedesco perché altrimenti qui non lavori”.
Da lì poi, la sua storia ha cambiato direzione: ora lavora come project manager per un’azienda che si occupa di lusso, è al centro di un progetto e gestisco in maniera autonoma il rapporto con i clienti.
“È oro colato – lo definisce Christian – ma in realtà è quello che ci dovremmo meritare dopo gli studi e la gavetta”.
“La Calabria ti spezza le ali – prosegue ancora nell’intervista – qui invece sento di avere tutto”.
Infine, nonostante non nasconda la mancanza della sua terra, dispensa consigli a chi non sa cosa vuol fare della propria vita.
“Non svendetevi e non lavorate gratis – conclude – cercate un posto dove vi sentite a casa”.
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