Terravecchia – “QuaSopra – L’Olmo dei Sogni”: Rassegna di Immagini e Vibrazioni dal territorio – giovedì 10 agosto. 

Stasera va in scena l’ultima serata della “residenza artistica”

Si sa che per il borgo antico di Terravecchia ho da sempre un piacevole e partecipato debole, che mi porta a guardare con ammirazione tutto quanto caratterizza questo luogo magico che generosamente alimenta la mia immaginazione. Stasera va in scena l’ultima serata della “residenza artistica”, che ha visto come allettante scenario, dallo scorso 5 agosto, le stradine del centro storico, nonché il secolare Olmo che sovrasta imponente piazza del Popolo.

Patrocinata dal Comune di Terravecchia e fortemente voluta dall’Associazione TerraVerde, presieduta ammirevolmente da Filomena Leo, è andata in scena, in questo inizio decade agostana, la prima edizione di “QuaSopra – L’Olmo dei Sogni”, dopo il numero zero dello scorso anno. Per chi non ne fosse a conoscenza la “residenza artistica”- forma avvincente di rappresentazione teatrale – è un concentrato di esplorazioni profonde e coinvolgenti delle arti. Si tratta di un programma di eventi qualificati di nicchia che vede il coinvolgimento di artisti, che vivono e lavorano in ambienti diversi dai loro studi o spazi di lavoro tradizionali. 

Gli artisti coinvolti sono il producer e dj Antonio Zuccherino, il direttore artistico nonché fotografo Daniele Dax Paladini e Maria Neve Arcuti che è la scrittrice degli affascinanti testi. Stasera nel cortile dell’ex scuola elementare si potrà assistere a “Le Stelle da QuaSopra”, un momento coinvolgente per celebrare l’annuale rito delle Perseidi, le stelle cadenti che paiono scaturire dalla costellazione intitolata all’eroe mitologico, uccisore di mostri e salvatore di belle fanciulle. 

Come per l’intera rassegna anche stasera il tema dominante della serata sono i sogni, che saranno dedicati e affidati in custodia allo storico Olmo, giusto a protezione di “mamma natura” che va salvaguardata e curata con tutte le forze e in tutte le sue esplosioni. Chi si lascerà andare guardando il cielo, allora, la “pesca” gli riserverà delle arcane emozioni che oggi si sono un po’ perse. “Per quanto mi riguarda, nulla so con certezza. Ma la vista delle stelle mi fa sognare”, scriveva Vincent van Gogh. 

Sogni di cui abbiamo tutti particolarmente bisogno per vincere le angosce e le paure dei risvegli, quando, per dirla con le parole di Jean Racine, “Le stelle a loro volta, come torce funebri, fanno il funerale al giorno”. Infine, mi si permetterà una confidenza sincera per l’amore che riservo alle comunità di Cariati e Terravecchia. E’ bene che il prossimo anno, ma anche nel corso dell’anno, si trovi un modo operativo e coinvolgente, affinché gli stimolanti eventi terravecchiesi sposino in un perfetto connubio quelli cariatesi, perché il bacino da cui attingere gli appassionati a tali tipi di iniziative: è perfettamente lo stesso. 

Nicola Campoli 

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