Sul tribunale lavorare in silenzio, basta propaganda.Caputo pensi alla sanità.

Incredibilmente, di nuovo: come un film già visto, esattamente come qualche mese fa, i responsabili della chiusura del tribunale di Rossano causata dalla incapacità e dalla miopia della classe politica locale, esultano per gli spiragli e le briciole ammuffite. Indimenticabili furono allora la dichiarazioni di deputati e consiglieri regionali i quali, avendo già dato per salvo il nostro Palazzo di Giustizia, badavano a contendersi i gloriosi meriti di quella per altro miserevole vittoria pochi giorni prima della ignobile e chiarificatrice sentenza politica di chiusura. Ci chiediamo, e lo chiediamo a tutte le forze politiche e sociali: non è bastata la lezione? Il nostro invito agli esponenti di ogni forza politica è quello di lavorare attraverso ogni canale possibile, mediante ogni mezzo, per la riapertura legittima e giusta del nostro Tribunale, ma in religioso ed assoluto silenzio. Basta con questa becera e controproducente propaganda di partito o addirittura di corrente. Per altro siamo costretti a muovere tale invito in un periodo che dovrebbe essere tutt’altro che libero soprattutto per consiglieri regionali come Caputo, il quale piuttosto che tessere le lodi di Gasparri, dovrebbe agire forsennatamente per riparare i colossali errori della sua Giunta Regionale, in particolare nella sanità o sui rifiuti. Probabilmente il consigliere Caputo è ancora convinto che all’ospedale di Rossano ci siano delle “eccellenze” come lui le definì in un memorabile comunicato, ma l’unica eccellenza visibile da queste parti è la sopportazione malcelata dei pazienti e di tutti i cittadini che subiscono quotidianamente condizioni aberranti. Il Piano di Rientro, ed in particolare la chiusura degli ospedali di Cariati e Trebisacce e lo smantellamento di fatto degli ospedali di Rossano e Corigliano Calabro, si è rivelato inequivocabilmente per quello che è, e lo ripeteremo fino alla nausea: un atto criminale di negazione del diritto alla salute ai cittadini dell’intero comprensorio. Un atto immorale ed ingiustificabile da un punto di vista politico come da un punto di vista prettamente economico: il danno che il nostro territorio sta subendo a causa di questa situazione è inestimabile. Speriamo di non dover risentire nei prossimi giorni le improbabili e pretestuose giustificazioni con cui il consigliere Caputo ha costantemente difeso il suo governatore. Invitiamo, piuttosto, la Regione Calabria e l’Azienda Sanitaria a restituire alle nostre comunità la decenza del sistema sanitario, riaprendo immediatamente gli ospedali di Cariati e Trebisacce e ripristinando e rafforzando tutti i reparti degli ospedali di Rossano e Corigliano Calabro, presidi sanitari che non erano sufficienti a pieno regime e che ora sono diventati, per vostra precisa responsabilità, dei palazzi dell’orrore.

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