
Diritto alla mobilità. È impensabile che Trenitalia stia pianificando, già a partire dalla prima metà del prossimo dicembre, lennesimo taglio di fermata sulla stazione di Mirto Crosia, punto di riferimento strategico per tutta la popolazione dellentroterra. Per le Ferrovie dello Stato probabilmente questo rappresenterebbe un semplice calcolo di bilancio Per lintera Valle del Trionto, che comprende circa 20mila abitanti, sarebbe, invece, un disagio immenso e improponibile. Lennesimo scippo assurdo, in un comprensorio già depauperato dei servizi essenziali. Serve una presa di posizione decisa e compatta dellintero territorio. Non vogliamo più subire scelte aziendali improprie, che umilino e oltraggino ulteriormente questarea della Calabria e le sue aspirazioni di sviluppo. Si pensi a razionalizzare le risorse dove è possibile e non dove ormai non è rimasto nemmeno lessenziale! È questo laccorato appello del sindaco Russo, che interviene commentando la paventata ipotesi di soppressione della fermata alla stazione di Mirto-Crosia, sulla tratta del treno Regionale Sibari-Catanzaro Lido. Il Primo Cittadino, non appena appresa la notizia si è mobilitato per spostare la questione sui tavoli regionali dellAssessorato ai Trasporti. Lipotesi di soppressione incalza Russo – della fermata presso la stazione di Mirto Crosia, in favore probabilmente di una razionalizzazione dei costi ed una maggiore velocità del percorso, risulta completamente irrealizzabile. Il treno in questione, infatti, solitamente passa dalla nostra cittadina alle ore 6.30, consentendo ai numerosi pendolari che quotidianamente usufruiscono del servizio per motivi di lavoro e di studio, di arrivare a Crotone e a Catanzaro Lido entro le 8.35. Sopprimere questa fermata, costringendo gli utenti ad arrivare fino a Cariati per prendere il treno, comporterebbe un disagio incalcolabile, non soltanto per i cittadini di Crosia, ma soprattutto per i residenti dellentroterra. Gli abitanti di paesi come Bocchigliero, Longobucco, Caloveto, che già affrontano un lungo e disagevole percorso per arrivare alla nostra stazione, si vedrebbero costretti ad allungare il proprio tragitto percorrendo ulteriori quindici chilometri di Statale 106. Una situazione del tutto paradossale che penalizzerebbe sempre di più unarea rilevante della Calabria. Crosia, infatti, con una popolazione di circa 10mila abitanti, è il sedicesimo comune della provincia di Cosenza per popolazione, nonché il quarto sulla fascia ionica, dopo Corigliano, Rossano e Cassano, che insieme al resto degli abitanti della Valle del Trionto, arriva ad unutenza di oltre 20mila abitanti. Mi rivolgo perciò continua ai colleghi Sindaci, affinché uniti si possa intervenire in tempo per scongiurare tale sciagurata ipotesi, consapevole che le battaglie del territorio debbano essere obbligatoriamente combattute insieme. Abbiamo tutte le carte in regola per programmare il nostro sviluppo. E invece conclude il Sindaco – ci troviamo a dover far fronte questo continuo taglio di servizi e diritti da parte degli Enti statali, come è appunto Trenitalia che, con un una mano tende e promette lattivazione di linee a lunga percorrenza e con laltra brandisce e sopprime fermate, costringendo i cittadini allisolamento. © Fonte CMP Agency
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