Si continua ad ignorare la vertenza dei 7.000 tirocinanti calabresi

Non c'è reale volontà politica di distogliere queste persone dalla loro "drammatica e quotidiana" condizione di precarietà.

La vertenza dei 7.000 tirocinanti calabresi, ha dell'incredibile perché riguarda persone che tirocinano a vita presso Enti Pubblici e Privati e Ministeri (Giustizia,Miur,Mibact) di tutta la Calabria e che finora hanno sulle spalle soltanto quei anni persi nel prestare servizio presso gli stessi e credendo quotidianamente che questi sforzi rendano un giorno una più che giusta e plausibile contrattazione, dopo anni di lavoro "nero e legalizzato" e senza quei diritti che spettano al comune lavoratore. L'attuale Giunta regionale di Centro-Destra si è dimostrata incapace ed insensibile al dramma quotidiano dei 7.000 tirocinanti calabresi (Non esiste alcuna legge regionale varata da questa Giunta calabrese che tuteli i tirocinanti calabresi nonostante la Giunta regionale precedente aveva preso l'impegno di storicizzare quantomeno i tirocinanti calabresi stessi). In questi mesi si è assistito a quel fastidioso e inaspettato "scarico di responsabilità e di competenze" da parte dell'assessore al lavoro calabrese Fausto Orsomarso, come anche il suo collega con delega al welfare Gianluca Gallo, nel risolvere la drammatica vertenza dei 7.000 tirocinanti calabrese che viene di fatto rimessa al Governo centrale Pd-M5S che mai si è pronunciato sulla vertenza dei 7.000 tirocinanti calabresi, pertanto manca oltre ad una vera e propria volontà politica, la mancanza di una progettualità o quanto meno di un piano che garantisca una almeno minima prospettiva di lavoro per i circa 7.000 tirocinanti calabresi. La cosa ancora più grave è che l'attuale Giunta regionale di Centro-Destra ha intenzione di indire nuove manifestazioni d'interesse per reclutare nuovi e aspiranti tirocinanti che visto il trattamento quotidiano dei 7.000 tirocinanti calabresi attuali, non sarà dei migliori e che si prospetta come il nuovo specchietto delle allodole (senza ignorare le assunzioni che sono avvenute in questi mesi di legislatura calabrese per chiamata diretta e senza alcuna procedura selettiva a favore di appartenenti agli ambienti politici stessi). La cosa più desolante sono i lagnosi proclami politici di sedicenti personaggi che in vista delle prossime regionali calabresi, sono interessati soltanto ad incrementare il proprio bacino di voti sulla pelle dei tirocinanti calabresi con vane promesse di interessamento della vertenza dei tirocinanti stessi, senza che ci sia nulla di concreto. E anche le tre sigle sindacali calabresi (Uil,Cisl,Cgil) sono compiacenti e responsabili del dramma dei 7.000 tirocinanti calabresi in comune accordo con gli attuali assessori calabresi Fausto Orsomarso e Gianluca Gallo, oltre che incapaci di scendere in piazza insieme ai tirocinanti calabresi stessi che reclamano una più che giusta contrattualizzazione nelle aree in cui quotidianamente operano. Prosegue pertanto il calvario dei 7.000 tirocinanti calabresi a cui continua ad essere negata una più che giusta contrattazione dopo anni e anni di precariato, senza dimenticare che si tratta di madri e padri di famiglia, molti dei quali con famiglie monoreddito.

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