SCUOLE IN CALABRIA A RISCHIO: EDIFICI SENZA AGIBILITÀ NÉ SICUREZZA SISMICA, UN DISASTRO ANNUNCIATO

Antonio Loiacono

“In Calabria le strutture scolastiche non stanno bene”. È quanto emerge dalla XXII edizione di Ecosistema Scuola di Legambiente, un rapporto che mette in evidenza la preoccupante situazione di oltre 5.600 edifici scolastici in tutta Italia, tra cui quelli delle province calabresi di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia. I dati riferiti al 2021 mostrano un quadro di inefficienza, con interventi di messa in sicurezza insufficienti e l’assenza di strutture progettate secondo le moderne normative antisismiche.

Il rapporto sottolinea l’esistenza di un forte divario tra Nord e Sud: al Sud, ben il 36,8% delle scuole necessita di interventi straordinari, un dato che sale al 53,8% nelle Isole. In Calabria (avevamo richiesto, all’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, dei lumi sulla problematica ma da Via Lungomare 259 a Catanzaro, nessuna luce ci è stata accesa!) nessuno degli edifici scolastici esaminati risulta progettato seguendo le norme antisismiche, sebbene la regione sia ad alto rischio sismico. Questo mette in evidenza l’urgenza di adeguamenti strutturali che, ad oggi, sono stati realizzati solo su una minima parte degli edifici.

Particolarmente preoccupante è la mancanza di certificati fondamentali per la sicurezza degli studenti e del personale scolastico. Solo due edifici scolastici nella provincia di Catanzaro, l’unica che ha fornito i dati, risultano in possesso del certificato di agibilità. Sebbene tutti gli edifici esaminati abbiano il certificato di collaudo statico e di prevenzione incendi, questo non basta a tranquillizzare sul fronte della sicurezza complessiva.

Un’altra grave criticità riguarda l’efficienza energetica. La stragrande maggioranza degli edifici scolastici calabresi è ancora collocata nella classe energetica più bassa, la Classe G. Solo tre edifici scolastici risultano in Classe D, a conferma di quanto sia arretrato il percorso di efficientamento energetico in questa regione. Si tratta di una situazione particolarmente grave, soprattutto in un periodo storico segnato dai rincari energetici.

Un dato positivo riguarda il superamento delle barriere architettoniche: tutte le scuole delle province esaminate si sono dotate degli accorgimenti necessari per rendere accessibili le strutture a persone con disabilità. Sul fronte delle energie rinnovabili, il quadro è meno desolante: a San Nicola da Crissa, in provincia di Vibo Valentia, è stata recentemente inaugurata una comunità energetica solidale che ha portato i pannelli solari sulle strutture scolastiche locali, mostrando come la Calabria possa essere innovativa in progetti a lungo termine.

Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, ha sottolineato l’urgenza di agire: “La Scuola in Calabria deve essere una delle priorità assolute perché è la chiave di volta della costruzione della società del futuro”. La sicurezza e la riqualificazione energetica delle scuole non possono più essere rimandate.

Legambiente ha lanciato un appello al governo nazionale, chiedendo interventi rapidi e mirati, soprattutto nelle aree più fragili del paese. Le scuole calabresi, con le loro gravi carenze strutturali, necessitano di un piano straordinario di manutenzione e rinnovamento per evitare che la situazione degeneri ulteriormente, mettendo a rischio il futuro degli studenti e di intere comunità.

La situazione delle scuole in Calabria è un’emergenza che non può più essere ignorata. La sicurezza degli edifici scolastici, l’efficienza energetica e l’adeguamento antisismico devono diventare una priorità per garantire un futuro migliore alle giovani generazioni. Senza interventi rapidi e concreti, il divario tra Nord e Sud continuerà ad aumentare, lasciando la Calabria ed i suoi studenti in una situazione di profondo svantaggio.

 

 

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